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Da Ferrandina a New York per fare ricerca scientifica: ecco la storia di Giuseppe Quarto

 
ANTONIO CORRADO

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ANTONIO CORRADO

Da Ferrandina a New York per fare ricerca scientifica: ecco la storia di Giuseppe Quarto

Il giovane ricercatore ha realizzato una ricerca rivoluzionaria, con il primo importante studio pubblicato sulla rivista internazionale «CellPress» per la lotta ai tumori

Martedì 28 Gennaio 2025, 07:00

29 Gennaio 2025, 11:06

FERRANDINA - E’ ancora una volta di un lucano, il ferrandinese Giuseppe Pierpaolo Quarto, il merito di aver realizzato una ricerca rivoluzionaria, con il primo importante studio pubblicato sulla rivista internazionale «CellPress» per la lotta ai tumori. Il giovane ricercatore ha approfondito il legame tra Dna e Rna, fornendo un contributo fondamentale alla ricerca oncologica mondiale. Ne dà notizia con orgoglio il sindaco di Ferrandina, Carmine Lisanti, esprimendo tutto il suo compiacimento per l’intuizione di Quarto.

Laureato in Biologia, il ricercatore ferrandinese a febbraio si trasferirà a Manhattan (New York) per lavorare in uno dei più importanti laboratori degli Stati Uniti. «Siamo certi che il suo trasferimento a Manhattan aprirà nuove e entusiasmanti prospettive per la sua brillante carriera scientifica. -commenta il sindaco Lisanti- Un giovane talento ferrandinese esempio luminoso per tutti noi, dimostrando che con passione, dedizione e intelligenza si possono raggiungere traguardi di altissimo livello». Quarto ha seguito un percorso scolastico influenzato dalla sua seconda passione, il calcio, per cui seguendo il suo talento ha iniziato a studiare al liceo classico di Catanzaro, proseguendo a Matera per terminare a Senise.

Ha giocato nel Francavilla calcio, proseguendo brillantemente anche negli studi fino all’iscrizione a Scienze biologiche prima a Urbino, poi a Trieste per la specialistica in Genomica funzionale. Quindi l’esperienza in Francia e a Barcellona per la tesi sperimentale. Ha effettuato il suo dottorato a Bruxelles, nel laboratorio del professor Francois Fuks, dove ha avuto modo di sviluppare un’intuizione non tradizionale su Dna e Rna. «Il nostro Dna -spiega Quarto- è come una sorta di libretto d’istruzione, in cui sono contenute tutte le informazioni necessarie per la nostra sopravvivenza. Dal Dna viene letto e si genera l’Rna, diventato noto con il Covid; è un processo intermedio che viene interpretato e prodotto per formare le proteine, ovvero la macchina della nostra cellula. Il Dna è simbolicamente un libro, formato da lettere (Rna) che combinate insieme delineano i geni; l’epigenetica studia la sintassi dei geni, che fa in modo di dare al libro Dna un senso logico. Quindi è una sorta di etichetta che si aggiunge al Dna.

Negli ultimi anni è esplosa la ricerca sulle modifiche possibili anche al Rna, e noi abbiamo dimostrato che le mutazioni tra Dna ed Rna fanno emergere difetti nello sviluppo embrionale. Queste etichette che vengono modificate si registrano anche nel cancro, quindi noi abbiamo evidenziato come con i farmaci giusti si possa operare su questo processo. La ricerca è finalizzata a individuare terapie personalizzate, mediante farmaci epigenetici, nella cura del cancro. Ogni tumore è un caso differente -conclude Quarto- e richiede una sua combinazione di farmaci, in grado di targhettare le modifiche sul Rna. Siamo già a buon punto nell’iter per l’approvazione dei nuovi farmaci, che si stanno sperimentando in vitro».

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