BARI - Dalla Città Bianca alla Casa Bianca. L’altro G7, lontano dai riflettori, può cambiare la vita. Questa è la storia di Francesco Longo, 34 anni di Ostuni e della sua compagna, Francesca Bocchinfuso, 42anni. La loro piccola paninoteca, «Da Ciccio 2.0 - I sapori della Puglia» a Rosa Marina è diventata durante il summit mondiale il punto di ristoro preferito della nutrita delegazione americana. Il Grand Hotel e alcune strutture nei dintorni di Ostuni hanno ospitato personale diplomatico (dell’Ambasciata americana a Roma e del Consolato americano di Milano); esperti governativi della comunicazione, militari, agenti addetti alla sicurezza e dei servizi segreti.
Sono stati proprio questi ultimi, giunti già a fine maggio nel villaggio buen retiro di baresi e brindisini, a chiedere a Francesco (anche per loro, sin da subito, semplicemente «Ciccio») se avesse avuto la possibilità di coprire un «catering» importante nei numeri. Ciccio, ex panettiere, titolare anche di un camion ristorante specializzato in formaggi e salumi, anima della paninoteca diventata punto di incontro a Rosa Marina, non si è perso certo d’animo. «Abbiamo attrezzato una cucina dando il massimo delle nostre possibilità. Un lavoro fatto con il cuore perché parliamo di persone splendide, davvero meravigliose». Un risultato finale eccellente, se al termine del G7, al momento dei saluti, alla coppia ostunese è stato consegnato un diploma ricordo della «White House Communications Agency», testimoninanza di stima, gratitudine e affetto.
Soprattutto, dietro l’angolo spunta la proposta che non ti aspetti: «Sareste disposti a venire a lavorare per noi a Washington»? Da non credere. Ciccio e Francesca ci stanno seriamente pensando. Intanto, ad ottobre andranno negli Stati Uniti. «Vogliamo capire meglio le loro esigenze, sondare e approfondire nel dettaglio la proposta, capire come fare per le materie prime. In un locale che ci sarà messo a disposizione dovremmo preparare i pasti per il personale militare e gli agenti dei servizi segreti che lavorano a stretto contatto con la Casa Bianca. Un’emozione indescrivibile. Mi commuovo solo a parlarne. Davanti alla nostra paninoteca si è fermato un treno che non passerà mai più». Che dire, sembra quasi che Ciccio e Francesca abbiano preso per gli americani per la gola... «I loro sandwich non sono come i nostri panini. Noi utilizziamo molte verdure dai peperoni alle zucchine per farcirli in maniera sana e gustosa... una prelibatezza che è stata molto apprezzata». Ci crediamo. La coppia è riuscita a fare breccia in ospiti molto speciali, facendoli sentire a loro agio.
«Non avendo a disposizione spazi enormi, ho chiesto alla prestigiosa delegazione di diluire l’affluenza dalle 11 alle 18 in modo da gestirla al meglio. Terminato il pranzo, avevamo il tempo necessario per riorganizzarci in vista della cena. Ritmi frenetici, ma Francesca ed io siamo felicissimi di averlo fatto». E siccome una dieta di soli panini non sarebbe stata il massimo... la coppia ha ampliato la sua appetitosa offerta. «I nostri sapori di Puglia sono insuperabili. Spaghetti con le polpette al sugo, parmigiana, orecchiette, latticini. Hanno apprezzato tutto».
Un lavoro incredibile anche perché in questa stradina di Rosa Marina, snodo cruciale del villaggio, stazionavano anche i circa 250 conducenti degli Ncc a disposizione della delegazione americana per gli spostamenti. Pranzi al volo, spuntini consumati in piedi, al massimo seduti nella piazzetta di fronte alla paninoteca che Ciccio ha allestito con panchine e sedie. «Abbiamo cercato di farli sentire in famiglia»...