C’è anche il baresissimo Fabrizio Lisco nel team di Luna Rossa Prada Pirelli Team che parteciperà alla 36esima America’s Cup ad Auckland, Nuova Zelanda. In programma dal 6 al 21 marzo 2021, la Coppa America è il più antico trofeo della storia dello sport, massima competizione velica mondiale, da sempre giocata sul doppio livello, sportivo e tecnologico. Abbiamo chiesto a Fabrizio, classe 1982, di raccontarci la sua esperienza per capire come un ragazzo cresciuto a Bari, sui pontili del Circolo della Vela Bari, raggiunge risultati così prestigiosi.
Fabrizio, la rotta verso Luna Rossa Prada Pirelli Team è partita da Bari. Come hai iniziato?
«La passione nasce grazie a mio padre nell’estate del 1989 quando mi portò per la prima volta in barca. Dopo un anno ero sul primo Optimist a cui è seguita la trafila standard del percorso agonistico (L’Equipe, 420, 470…) e poi le regate sulle barche più grandi».
Cosa ti ha spinto a proseguire?
«Da ragazzino sui divani del Circolo passavo le notti insieme ai miei compagni a guardare le regate di Luna Rossa ad Auckland. Tutti sognavamo di essere dall’altra parte dello schermo. Io - forse - più dei miei amici ho continuato a farlo e ho costruito intorno al sogno un obbiettivo. Ho deciso di migliorarmi per diventare un “tecnico”».
Quando hai scelto cosa saresti diventato?
«A 17 anni sono entrato nell’equipaggio di un Farr 30, progetto di un armatore barese e per tre anni abbiamo partecipato al circuito europeo di regate; a bordo c’erano anche tre professionisti. Lì ho scelto il lavoro che mi avrebbe reso felice».
Avresti mai pensato di entrare nel team di Luna Rossa?
«Nelle notti sul divano del Circolo della Vela Bari, mentre vedevo le regate ad Auckland lo sognavo. Ma qui difficilmente si arriva direttamente dal divano. Sono passati 20 anni. Ho lavorato, fatto tanti sacrifici personali e sono cresciuto tanto professionalmente. A dicembre 2017 è arrivata l’occasione...».
Da quante persone è composto il team? Come si fa ad andare sempre tutti d’accordo?
«Ci sono più di cento persone, tra velisti, shore team, designers, segreteria e supporto. Siamo una grande famiglia. I colleghi sono i tuoi più cari amici. Lavoriamo con ritmi fuori dalla normalità e se non si andasse sempre tutti perfettamente d’accordo sarebbe difficile tornare a casa, spesso a tarda notte, felici e soddisfatti. Questo è sicuramente uno dei punti di forza della squadra insieme all’elevata professionalità e all’altissima motivazione di ognuno a dare il massimo per non pregiudicare anche il lavoro degli altri, nessuno escluso».
Tu di cosa ti occupi esattamente?
«Sono uno dei quattro riggers. Noi ci occupiamo dell’albero, di ovunque è presente una cima che sia una scotta o un sistema per una determinata funzione a bordo della barca. Ci occupiamo anche della messa in acqua e a terra della barca dopo ogni allenamento o regata».
L’approccio in qualsiasi gara determina i comportamenti dei singoli e i risultati. Qual è il vostro?
«Non c’è una linea guida precisa sull’approccio a una gara, sappiamo che dobbiamo mettercela tutta, rispettando i tempi e i modi dei nostri colleghi».
Cosa ti aspetti da questa esperienza?
«Lavorare in un Team come Luna Rossa Prada Pirelli è un sogno che diventa realtà. Quello che mi lascerà questa esperienza non è paragonabile a nessun’altra vissuta sin’ora. Da due anni ogni sera rientro a casa con qualcosa in più sia dal lato umano, sia da quello professionale».
Cosa riporterai a Bari?
«Ne parlerò volentieri ad aprile 2021. Adesso sono concentrato sul mio lavoro e sul nostro obiettivo, del resto nella mia vita le somme le ho sempre fatte alla fine».