La decisione della Iaaf fa seguito alle polemiche sul caso della sudafricana Semenya.
Secondo il nuovo regolamento della Federazione internazionale, da maggio un'atleta con iperandrogenismo, riconosciuta come donna dalla legge, potra' essere ammessa in gare femminili a condizione che i suoi livelli di androgeni (misurati in base al testosterone) siano minori di quelli maschili.
















