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A Lecce continua il Tempora/Contempora Fest con lo spettacolo «You can be anything»

A Lecce continua il Tempora/Contempora Fest con lo spettacolo «You can be anything»

 
Redazione online

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A Lecce continua il Tempora/Contempora Fest con lo spettacolo «You can be anything»

Un viaggio irriverente e provocatorio sulle dinamiche di genere e sugli stereotipi femminili

Mercoledì 04 Dicembre 2024, 11:28

LECCE - Il 5 dicembre a Lecce negli spazi del Convitto Palmieri, alle 19 e alle 21:30, approda in scena lo spettacolo teatrale You Can Be Anything, prodotto dallo spazio indipendente Kunstteatar di Zagabria. Diretto dalla giovane e talentuosa regista Ivana Vukovic, lo spettacolo vede protagoniste le straordinarie attrici Lana Meniga e Nikolina Prkačin nei ruoli di Mara e Lenu, due adolescenti che, con ironia e provocazione, sfidano le rigide convenzioni sociali croate legate al genere. Interpretato in lingua originale, lo spettacolo sarà accompagnato da sottotitoli.

Attraverso una serie di dialoghi pungenti e situazioni spiazzanti, Mara e Lenu mettono in discussione i ruoli imposti, il linguaggio dei corpi femminili e i pregiudizi culturali che definiscono le donne come oggetti di piacere o bellezza. Si ride e si riflette su temi come l’identità, la femminilità, il ciclo mestruale e persino l’aborto, quest’ultimo tema particolarmente rilevante nella Croazia di oggi. 

Lo spettacolo, che si muove con un ritmo incalzante e una totale immedesimazione delle attrici, rompe i confini tra realtà e finzione. Attraverso il gioco teatrale, Mara e Lenu attraversano una galleria di personaggi – dalla nonna all’insegnante, dall’infermiera al performer – riflettendo con arguzia sull’ipocrisia sociale e sulle ingiustizie di genere. 

Il titolo, You Can Be Anything, richiama lo slogan della campagna pubblicitaria di Barbie, trasformandolo in una critica alla commercializzazione della diversità e in un inno alla libertà individuale. Lo spettacolo diventa così una sfida alle regole, ai pregiudizi e alle convenzioni, rappresentando il teatro come uno strumento di cambiamento sociale e personale. 

Come sottolinea Franco Ungaro su Alias/Il Manifesto: “Uno spettacolo che esprime al massimo delle sue potenzialità il gioco teatrale o il teatro come gioco, come sfida totale alle regole, alle convenzioni e ai pregiudizi.”

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