«A voce ‘e Napule»: lo chiamavano così il cantore e autore napoletano Sergio Bruni, artista al quale sono legati alcuni capisaldi della musica partenopea conosciti in tutto il mondo. Al maestro scomparso vent’anni fa, il cantante napoletano Raiz (voce storica degli Almamegretta) ha dedicato l’album Si ll’ammore è ‘occuntrario d’a morte, pubblicato a febbraio scorso, in cui ha reinterpretato dieci brani del vasto repertorio di Bruni. A questo tributo discografico, Raiz ha dato seguito con un tour che prosegue il suo percorso anche in autunno e inverno, con tre tappe che toccheranno nuovamente la Puglia: il Teatro Traetta di Bitonto (sabato 25 novembre), il Palazzo Roma di Ostuni (venerdì 1 dicembre) e il Teatro Comunale Curci di Barletta (domenica 21 gennaio 2024). A salire sul palco con Raiz, così com’è accaduto per la registrazione del disco, ci saranno i Radicanto, formazione barese formata da Giuseppe De Trizio e Adolfo La Volpe ai liuti, Francesco De Palma alle percussioni, Giovanni Chiapparino alla fisarmonica e Giorgio Vendola al contrabbasso.
«Bruni rappresenta un mondo che fa parte della mia famiglia – commenta Raiz -. Sono cresciuto con la sua musica senza mai cantarlo pubblicamente, eccezion fatta per il brano Carmela che ho proposto qualche volta dal vivo, così come non avevo mai pensato di omaggiarlo con una serie di brani. Bruni per me è un’icona, che rappresenta quel mondo perduto del classico napoletano».
Per Raiz il 2023 è stato un anno davvero importante e denso di attività diverse, mostrando anche una grande versatilità artistica. Musica in tv, il cinema e, soprattutto, nel ruolo del boss Don Salvatore Ricci nella fortunata serie Rai Mare fuori. Fresco della Targa Tenco con gli Almamegretta per il Miglior album in dialetto con Senghe, Raiz ha poi dedicato un disco alla musica e alla poetica di Sergio Bruni. Un lavoro appassionato, tra narrazione e suono, ricordato come Bruni abbia saputo rappresentare con le sue canzoni tutti gli abitanti della città, dai ceti più agiati a quelli più popolari.