Peppino Mazzotta ospite a Tv2000 si racconta, tra l’adolescenza in Calabria e l’esperienza sui set del Commissario Montalbano con Luca Zingaretti e a fianco ad Andrea Camilleri, autore dei romanzi che hanno ispirato la celeberrima serie tv. L’attore a Effetto notte, il rotocalco sul cinema condotto da Fabio Falzone, in onda stasera alle 23.20, parla del suo ritorno al cinema col film I nostri ieri, diretto da Andrea Papini, nel ruolo di un regista che in carcere mette in scena un film ispirato a un fatto di cronaca e, nel farlo, si ritrova a contatto con le sue radici e il suo passato.
«In Calabria - sottolinea l’attore (Anime nere di Francesco Munzi, 2014) - ho fatto il contadino. La mia adolescenza, tutta la parte formativa l’ho fatta in Calabria, in una famiglia di contadini. Quindi ho tutto un sistema che poi ho dovuto abbandonare perché ho cominciato un’altra vita, mi sono trasferito a Roma e tutto il resto. Però è una cosa a cui io attingo continuamente, perché è anche un sistema di valori molto solido e abbastanza diverso da quello della vita urbana».
Mazzotta, che nella serie di Montalbano vestiva i panni di Giuseppe Fazio, solerte ispettore del commissariato di Vigata, in Sicilia, poi si sofferma sul suo rapporto con Camilleri. «È l’altro regalo che abbiamo avuto da Montalbano. Aver potuto incontrare Andrea, averci potuto parlare, aver potuto chiedergli delle cose in diretta e aver sentito le sue illuminanti risposte è stato un grandissimo privilegio. Chiaramente questi intellettuali quando vengono a mancare, sono delle voci talmente importanti, si sente forte la mancanza. Lui non ha mai fatto mancare la sua voce quando in questo Paese accadeva qualcosa».