Non ho tempo. La maggior parte delle persone asserisce di non avere tempo per la lettura. E infatti i sondaggi riportano che solo quattro italiani su dieci, meno della metà, leggono un libro all’anno, un dato in costante diminuzione.
Appena rientrata dal Salone del Libro di Torino e stupita da questo dato statistico, ho allora pensato di usare questo punto di vista di oggi per stilare una lista di benefici di questa attività, in modo da resistere alla tentazione di passare il prossimo viaggio in treno con il telefono in mano anche dopo aver abbondantemente finito di guardare tutto il possibile su email, whatsapp e social network.
Si dorme meglio. Dopo aver letto la sera a letto (scusate il gioco di parole), la qualità del sonno aumenta così come il relax. E già questo non è male.
Ci si tiene stretti i ricordi. Leggere, secondo uno studio pubblicato su Neurology, aiuta a preservare la memoria e a rallentare patologie come la demenza senile.
Si impara a scrivere e a esprimersi meglio, arricchendo il lessico e il linguaggio.
Si capisce meglio la realtà. Quella che ci circonda e quella che abita le altre persone, sviluppando il pensiero critico e l’empatia.
Si sbirciano o si abitano nuovi mondi possibili e impossibili, leggere ci fa uscire da noi facendoci tornare più ricchi e più pronti. Più si conosce più ci si può difendere dalle insidie della vita, più si è flessibili e meno, paradossalmente, si sarà manipolabili.
Aiuta a stare concentrati. È un esercizio, un allenamento prezioso, in un’epoca in cui la nostra soglia di attenzione media si aggira intorno agli otto secondi, più bassa persino di quella di un pesciolino rosso.
Sviluppa l’immaginazione, leggere lascia a noi il compito di visualizzare le parole, di dar loro suono e forma, il volto a un personaggio, le sfumature di colore all’acqua di un mare. Tiene compagnia. A volte porto un libro nello zaino anche solo per sentirne il peso, per sapere che c’è, che potrà soccorrermi in una sala d’attesa o su un aereo che balla.
Questi sono alcuni dei benefici, controindicazioni non ce ne sono, il bugiardino non mente.