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Ascoltare Dimaggio in pieno autunno

 
Luisa Ruggio

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Luisa Ruggio

Cantautore Riccardo Roma, in arte Dimaggio

Riccardo Roma, in arte Dimaggio

Emozioni in musica col giovane cantautore salentino

Domenica 16 Ottobre 2022, 12:42

Dite la verità: quand’è stata l’ultima volta che avete dedicato una canzone a qualcuno? Fateci caso. Le musicassette e i cd sono stati come le lettere. Il link di un brano inviato con un messaggio, certamente svolge la stessa funzione, eppure non è la stessa cosa. Affinché funzioni, ora che mancano le nostre calligrafie con i titoli delle playlist scritte a penna sui lati A e B, per versare da bere in un bicchiere lontano e riuscire a sfiorare di nuovo il volto di un amico o di qualcuno che ci torna in mente anche se le strade si sono separate, la canzone deve essere molto potente. Così potente da innescare un cortocircuito e farci irragionevolmente sentire che il cantautore che l’ha scritta sta parlando in generale eppure, nello specifico, fa riferimento proprio al nostro caso.

Questo avviene quando un poeta compone versi col suo stesso sangue e offre a piene mani tutto quello che ha, una dismisura che diventa il pretesto di autobiografia sin dal primo ascolto. Come un colpo di fulmine, un amore. Sono così le canzoni magiche che non ci stanchiamo mai di cantare, quelle che ci mandano incontro la fisionomia di qualcuno che riconosciamo ancora e che ci manca. Chi riesce a provocare questo in un essere umano, è un artista. E di questo tipo di alchimisti, più che di tecnici e teorici della vita, abbiamo un assoluto bisogno.

Questo mi sono detta la prima volta che mi è capitato di ascoltare i singoli del salentino Riccardo Roma in arte Dimaggio (come il mese in cui, dopo ogni inverno, a soli 19 anni, da Novoli col furore di una chitarra acustica che si è fatta già notare su Spotify, nella rete, in radio, nei festival indie e in quanti non possono fare a meno di riconoscere una temperatura nella sua musica), Incoerente e Ghiacciai, mentre la vita cambia discorso in continuazione e ci sono tutte le notizie che bastano a riempire ogni benedetto giorno le colonne di un giornale, ma qualcosa brilla in fondo al padiglione auricolare rivolto all’intimo raccoglimento che questa musica crea. Ed è un diamante purissimo, forse il motivo stesso per il quale, alla fin fine, non potremo mai averne abbastanza di questo pazzo meraviglioso mondo capace di esprimere tipi umani che scrivono canzoni lunari, steppiche, periferiche, piene di penombra e baci mancati, quaggiù, nell’altro Salento, quello vero.

Quello di chi resta e fa senza santi in paradiso, con un movimento dal basso. Dimaggio sta raccontando la vostra storia. Saprete subito a chi dedicarla. Ascoltatelo.

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