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Gli ulivi secolari, storie di vita e pace

 
Erica Mou

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Erica Mou

Gli ulivi secolari, storie di vita e pace

L’anno in cui mi sentivo sola lontana da casa, mio padre è venuto a trovarmi a Roma senza neanche una valigia ma con la macchina completamente sporca di terra e un ulivo infilato nel bagagliaio, in modo che tenendolo sul balcone io potessi ricordarmi di me

Domenica 10 Aprile 2022, 11:30

Il giorno in cui ho imparato a pedalare in bicicletta non è stato lo stesso giorno in cui ho imparato a frenare. Così, presa dall’entusiasmo di quella libertà tutta nuova, mi sono schiantata contro un ulivo, raschiamomi alla sua corteccia ruvida.

Il Natale in cui il nostro albero sintetico ci ha abbandonati, ormai troppo spelacchiato dopo vent’anni di servizio, è stato un ulivo nel giardino a salvarci la Festa, armati di luci intermittenti, prolunga e sciarpe di lana.

L’anno in cui mi sentivo sola lontana da casa, mio padre è venuto a trovarmi a Roma senza neanche una valigia ma con la macchina completamente sporca di terra e un ulivo infilato nel bagagliaio, in modo che tenendolo sul balcone io potessi ricordarmi di me.

L’estate in cui sono andata in Salento dopo l’epidemia di Xylella, ho pianto guidando per strade che non sapevo riconoscere.

La notte in cui mi sono innamorata ho dato un bacio in un campo di ulivi e ho pensato che non avevo mai notato l’argento che sta nelle foglie quando la luna le illumina.

La volta in cui sono stata in Tunisia, o poi in Marocco, o prima in Spagna e in Grecia, ho sentito di condividere con persone molto diverse un amore segreto per queste piante millenarie.

La storia dello scontro tra Atena e Poseidone che secondo la leggenda porta alla nascita del primo ulivo, i racconti di mia nonna della sua infanzia nel frantoio, i teloni verdi per terra, il materiale di cui è fatto il letto di Ulisse e che ne svela l’identità, il baratto di olio come se fosse oro colato con gli amici stranieri, la colomba che annuncia la fine del Diluvio.

Stamattina aprendo la persiana ho guardato gli ulivi che sono nella mia vita da sempre e che stanno in questa casa da quando ancora questa casa non esisteva.

Oggi i ragazzini busseranno alla nostra porta per vendercene un rametto, perché una foglia di palma è molto più difficile da trovare da queste parti e perché, ad ogni modo, nella nostra mente non c’è un altro albero che così tanto ci ricordi la pace.

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