L’Agenzia regionale per le attività forestali è dotata di un’avvocatura con dieci dipendenti. Eppure il direttore generale Francesco Ferraro ha affidato a un perito agrario, ex subcommissario dell’Agenzia, una consulenza per occuparsi di stabilizzazione del personale. È per questo che la Corte dei conti ha condannato il 56enne ex sindaco di Acquarica (il cui incarico è stato recentemente prorogato) a risarcire l’Arif con 140mila euro, pari agli importi pagati per quattro anni a Vitantonio Damiani, ex assessore comunale Pd di Conversano.
Il fascicolo affidato al sostituto procuratore generale Fernando Gallone era stato aperto dopo l’esposto di una dipendente. Che si chiedeva, appunto, come sia possibile delegare a un perito agrario attività di stampo giuridico. E infatti la Procura erariale ha ipotizzato che la consulenza celasse, in realtà, la necessità di garantire a Damiani un compenso pari a quello che percepiva da subcommissario dell’agenzia. La consulenza è stata firmata ad agosto 2020 (cioè esattamente dopo la revoca dell’incarico da subcommissario) e riproposta altre quattro volte fino al 31 dicembre 2024...
















