Mercoledì 22 Ottobre 2025 | 19:48

Braccio di ferro Decaro-Emiliano, Boccia prova una mediazione

Braccio di ferro Decaro-Emiliano, Boccia prova una mediazione

 
michele de feudis

Reporter:

michele de feudis

Braccio di ferro Decaro-Emiliano, Boccia prova una mediazione

Il capogruppo al Senato: inizia un nuovo ciclo, con l’unità della coalizione

Sabato 02 Agosto 2025, 11:10

Il braccio di ferro tra Antonio Decaro, candidato governatore in pectore, e Michele Emiliano blocca la costruzione del quadro politico del campo largo in Puglia: dopo giorni di polemiche più o meno velate, il casus belli (la candidatura a consigliere del governatore uscente, al pari di quella di Nichi Vendola) inizia a disorientare sempre più i dirigenti locali e anche gli elettori di centrosinistra. Da Roma si registra il silenzio-assenso della leader Elly Schlein sulla discesa in campo di Emiliano, mentre dal Nazareno filtra sul Corsera la convinzione che alla fine «Antonio possa accettare la candidatura», per spirito di partito. Ma per «mister 500mila preferenze» una corsa per la Regione con due “tutori” è improponibile. Emiliano, invece, ha questa linea sulla discesa in campo dell’ex delfino: lo considera il candidato naturale, ma se dovesse fare un passo indietro, «si vincerebbe lo stesso». E ha fatto i nomi di Loredana Capone, di Raffaele Piemontese e anche di Nichi Vendola.

Prova fornire una exit strategy il capogruppo al Senato dei dem, Francesco Boccia. Alla fine di un dibattito acceso con il collega meloniano Lucio Malan su Sky, il politico di Bisceglie ha fornito due messaggi, uno sulla missione del Nazareno e uno sull’ex sindaco di Bari. Il primo: «E' normale che il partito più grande della coalizione, il Pd, si metta sulle spalle la responsabilità di tenere unita la coalizione. Ciò che accade è sotto gli occhi di tutti: si fa una trattativa regione per regione, molto spesso si chiude l'intesa. I risultati non mancano. Abbiamo strappato due regioni al centrodestra, Sardegna e Umbria e ci apprestiamo a strapparne un'altra, le Marche». Il secondo: «L'intervento del partito nazionale - ha ragionato ancora Boccia- accompagna e rafforza quello della coalizione a livello locale. Sia in Puglia che in Toscana il partito locale sta facendo un gran lavoro e i candidati sono di grande rilievo. In Toscana Giani ha governato bene e con correttezza sta aspettando che il partito completi il lavoro per allargare la coalizione, in Puglia Decaro è certamente il candidato più autorevole che il Pd possa mettere al servizio della coalizione, che deciderà». Un passaggio poi molto politico, quasi rassicurante per l’ex leader Anci: «La Puglia è un gioiello, è la regione che al sud è cresciuta di più negli ultimi 20 anni. C'è tanto altro da fare, si chiude il ciclo Emiliano, così come prima si era chiuso il ciclo Vendola. Ne apriremo un altro con l'unità della coalizione di centrosinistra”.

Nel Pd questo scontro tra Titani si tenta di ridimensionarlo meglio che si può. Il segretario regionale Domenico De Santis riferisce solo una tendenza: «Ieri ero a Castellana e sia cittadini che operatori sanitari o medici mi chiedevano di dire a Decaro di partire per la campagna elettorale». Il nodo Emiliano candidato? La Gazzetta ha chiesto ad un parlamentare l’iter della composizione della lista. Il commento: «Nessuno potrebbe votare in una direzione regionale contro Michele. L’auspicio è che la contesa si risolva politicamente prima di quel passaggio».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)