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L’agricoltura in allarme: rischio dazi e siccità. Lollobrigida: «Serve compromesso tra Europa e Usa»

 
Barbara Politi

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Barbara Politi

L’agricoltura in allarme: rischio dazi e siccità. Lollobrigida: «Serve compromesso tra Europa e Usa»

Così il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste al Forum in Masseria di Bruno Vespa a Manduria

Domenica 06 Luglio 2025, 10:07

MANDURIA - L’agricoltura e la crisi idrica, l’innovazione e l’intelligenza artificiale, ma soprattutto la vicenda dei dazi al centro dell’intervento di Francesco Lollobrigida, nel Forum in Masseria di Vespa. «Le istituzioni devono impegnarsi ad evitare che ci siano o a trovare un compromesso tra Europa e Stati Uniti, perché è fondamentale mantenere un rapporto commerciale e politico importante con gli Usa», ha evidenziato il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste. Il sistema Italia ha lavorato per «dissuadere gli Stati Uniti da scelte che mettessero in difficoltà il nostro export, nonostante spesso parte dell’Europa non sia stata d’aiuto, chiamando alla guerra commerciale», ha aggiunto Lollobrigida, che si è detto speranzoso sul raggiungimento di un accordo buono tra le parti. «Significa dazi zero? Non ci spero. Ma sicuramente possiamo discutere di un ribasso. Qualunque enunciazione in questa fase è inutile. Attendiamo l’esito della trattativa».

La voglia di acquistare italiano è enorme: «Comprare italiano per gli Usa è un buon affare per molte ragioni, dalla qualità della vita che i nostri prodotti garantiscono ai vantaggi per la filiera statunitense». A preoccupare il ministro, «più dei dazi e della svalutazione del dollaro», è l’aggressione alle indicazioni geografiche come modello di protezione, modello che gli Usa mettono in discussione». Fra le priorità, dunque, vendere di più oltreoceano, ottenere delle agevolazioni negli accordi e crescere negli Usa, insieme alla necessità - manifestata da Coldiretti - di implementare le risorse destinate all’internazionalizzazione. «Pensando anche a un ruolo diverso per le ambasciate, secondo il modello francese e in parte statunitense, più operative nelle funzioni di carattere commerciale e nella distribuzione», ha spiegato il presidente Coldiretti, Ettore Prandini, in prima linea anche sul tema dell’emergenza climatica e della gestione idrica.

«Per la prima volta sarà possibile finanziare la gestione idrica attraverso le risorse comunitarie dei fondi di coesione, realizzando dei bacini di accumulo. Si tratta – ha proseguito Prandini – di una svolta attesa da tempo, che ci consentirà finalmente di investire in infrastrutture fondamentali per trattenere l’acqua nei periodi di pioggia e renderla disponibile durante le fasi di emergenza. I bacini di accumulo rappresentano una delle grandi battaglie di Coldiretti per contrastare la siccità e garantire l’approvvigionamento idrico», ha specificato Prandini. Sul palco, anche il segretario generale dell’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino Centrale, Marco Casini, il commissario straordinario nazionale per la Scarsità Idrica, Nicola Dell’Acqua e il presidente Acea Acqua, Tommaso Sabato. «Sulla siccità non siamo messi bene, abbiamo un’Italia divisa in due, con un Centro-Sud sofferente a causa delle temperature caldissime e della scarsità di precipitazioni», ha detto Casini. Un tema caldo per tutti, anche per il commissario Dell’Acqua, che ha garantito di chiudere in un anno «le opere richieste». Anche perché, come ha specificato il ministro Lollobrigida, «quella del commissario è una figura strana, che se risolve il problema perde lo stipendio, quindi io, al contrario, propongo che diventi presidente».

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