Mercoledì 22 Ottobre 2025 | 06:50

Per costruire un impianto fotovoltaico nel Bitontino «strage di 2.000 ulivi»: la denuncia. Il Comune: «Saranno reimpiantati»

Per costruire un impianto fotovoltaico nel Bitontino «strage di 2.000 ulivi»: la denuncia. Il Comune: «Saranno reimpiantati»

 
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Ulivi tagliati e divelti: continua la mattanza tra Bitonto e Terlizzi

Continua la mattanza degli ulivi nel Barese

Alberi espiantati in 15 ettari a Bitonto, città dell’olio d’oliva

Venerdì 09 Maggio 2025, 20:50

10 Maggio 2025, 12:37

BITONTO - «Ormai qui è una distesa di erba e malinconia», sospira chi passa davanti a un terreno che adesso sembra incolto e senza un passato. Perché lì, c'erano poco meno di duemila alberi di ulivo che sono stati eradicati per trasformare l’uliveto in un suolo che produce energia grazie al sole. Località Pozzo delle Grue, che guarda la strada che da Bitonto (Bari) porta al mare, diventerà terra di energia fotovoltaica. «Quell'area è adesso desolata e deturpata: è uno squarcio nel cuore», spiega all’ANSA Gennaro Sicolo, presidente di Cia Puglia. È stata l’associazione agricola a denunciare quanto sta accadendo dove da sempre maturano, gonfi di olive, alberi dalle chiome verdi. «Chiederemo l’accesso agli atti perché è intollerabile. Ed è altrettanto inammissibile il silenzio del Comune», aggiunge Sicolo.

Ad autorizzare la Gdr solar Srl a realizzare un’opera con una potenza nominale pari a 11,9712 megawatt elettrico ed estesa su quasi 15 ettari su cui saranno piantati pannelli e cemento, sarebbe stata la Regione Puglia a cui, quattro anni fa, la società ha presentato «istanza di autorizzazione unica per la costruzione e l’esercizio di un impianto di produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile fotovoltaica, nel comune di Bitonto su un suolo di proprietà privata», fanno sapere dal Comune.
«Non risulta alcun sì da parte dell’Ente regionale - evidenzia Sicolo - come mi è stato confermato dai vertici del dipartimento Agricoltura.

Il Comune avrebbe potuto almeno opporsi, non c'è stata trasparenza. E lo dico da cittadino residente a Bitonto». È diversa la posizione di Palazzo di Città. «La nostra Amministrazione ha sin dal primo momento seguito con la massima attenzione questo procedimento, non condividendone la logica né sul piano delle politiche produttive né del paesaggio», replica Francesco Bardi, assessore comunale all’Agricoltura di Bitonto spiegando che «purtroppo la legislazione nazionale al momento della richiesta di autorizzazione alla Regione Puglia, non permetteva il diniego neppure alla struttura regionale». «Lo scollamento tra i livelli nazionale, regionale e infine comunale in casi come questo, raggiunge livelli assurdi», annota Bardi. Non concorda Sicolo secondo cui «il Comune che avrebbe potuto bloccare l’impianto, non lo ha fatto né ha condiviso con noi le informazioni di questo scempio: l’operazione è stata chiusa sottotraccia». «È assurdo che nella terra dell’olio si faccia scempio di ulivi. Mi chiedo se sia questo il futuro che vogliamo dare a un territorio come Bitonto che ha legato le sue tradizioni, la sua economia, la sua storia anche all’olivicoltura». 

Il Comune: «Presto reimpianti di 2400 alberi»

Un espianto di ulivi a cui segue la piantumazione di 2.400 esemplari. È quanto precisa in una nota, il Comune di Bitonto (Bari) che così interviene sull'impianto fotovoltaico che sarà realizzato in località Pozzo delle Grue e che Cia Puglia ha criticato a causa della eradicazione di alberi di ulivo. "A noi risulta che verranno impiantati 2400 esemplari di olivo nei mesi di maggio e giugno", si legge nella nota in cui si richiama l'autorizzazione unica ottenuta dalla Gdr solare Srl in cui si specifica che "la Regione Puglia impegnava la società proponente ad attivare tutte le procedure finalizzate a consentire l'espianto e il successivo recupero e reimpianto delle piante di ulivo movimentate nel corso dell'esecuzione dei lavori". "È sempre compito della Regione Puglia, ma su questo verrà da noi sollecitata, verificare che le prescrizioni di cui sopra vengano rispettate", continua il Comune evidenziando che nel marzo scorso "quando già l'attività di espianto era cominciata secondo autorizzazione, abbiamo dovuto concordare e sottoscrivere una convenzione che prevede la realizzazione, a spese della società proponente, di un'area fitness inclusiva in un'area del polisportivo Rossiello e di una vasca di raccolta acqua piovana" utile al completamento "dell'impianto di irrigazione necessario per garantire il sostentamento delle piantumazioni effettuate".

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