GINOSA - L’unica proroga compatibile con il diritto dell’Unione Europea che può essere concessa ai gestori degli stabilimenti balneari è quella «tecnica», cioè quando il bando di gara è stato già pubblicato. È quanto emerge dalla sentenza del Consiglio di Stato emessa lo scorso 20 maggio nella vicenda che vede protagonista il Comune di Ginosa, sul versante occidentale del Tarantino.
«Affinché possano legittimamente giovarsi di tale proroga tecnica – scrivono i giudici del massimo organo amministrativo - senza violare o eludere il diritto dell’Unione e la stessa legge n. 118/2022 (…) le autorità amministrative competenti e, in particolare, quelle comunali devono avere già indetto la procedura selettiva o comunque avere deliberato di indirla in tempi brevissimi, emanando atti di indirizzo in tal senso e avviando senza indugio l’iter per la predisposizione dei bandi». Senza gara, insomma, non può esserci proroga.
La giunta comunale guidata dal sindaco 5stelle Vito Parisi ne ha preso atto e ha subito avviato la procedura selettiva finalizzata all’assegnazione delle concessioni demaniali marittime nel territorio di sua competenza. Una «bomba giuridica», destinata a spandersi a macchia d’olio in tutti gli altri comuni costieri. Ginosa, comune precursore, finalmente ha le idee chiare perché ha scontato tutti i passaggi: Tar, Corte di giustizia europea e Consiglio di Stato in diversi gradi di giudizio. Così, con la delibera numero 1592 firmata ieri, ha approvato un atto di indirizzo ricco di requisiti ed elementi attendibili per la predisposizione di nuove gare e contestualmente ha concesso ai balneari la proroga tecnica per salvare l’estate 2024. «Abbiamo esercitato il nostro dovere tutelando l’indirizzo dato dalla legge e i concessionari attuali» ha dichiarato alla Gazzetta il sindaco di Ginosa Vito Parisi. «Gli ultimi giorni – ha aggiunto il primo cittadino - sono stati frenetici e caratterizzati da numerosi incontri con gli uffici per non compromettere la stagione estiva ormai cominciata e per tracciare le linee guida necessarie per il presente e il prossimo futuro delle concessioni balneari, delle nostre spiagge e del turismo in generale, uno dei settori trainanti per il territorio. Il giudizio del Consiglio di stato – ha proseguito Parisi - per Ginosa è stato inequivocabile: devono essere indette nuove gare a evidenza pubblica per l’affidamento delle concessioni balneari e uno schema di bando dovrà esser predisposto entro la fine del mese di agosto».
Le nuove concessioni avranno una durata non superiore a 10 anni non prorogabile. I criteri di scelta del concessionario dovranno essere adeguati alla selezione del migliore operatore rispetto agli obiettivi contenuti nel “Piano comunale delle coste” di Ginosa, nel rispetto dei principi della concorrenza. «Vogliamo ridurre al minimo il peso specifico dell’offerta economica e puntare tutto sull’offerta tecnica» ha chiarito Parisi. «Vorremmo sia composta da progetti che tengano conto sia degli aspetti professionali sia di una nuova offerta turistica, al passo con i tempi, per la nostra Marina di Ginosa». Stando alle parole del sindaco, tutto dovrà ruotare intorno al concetto di accessibilità: «Il Comune di Ginosa – ha spiegato - è insignito di numerosi riconoscimenti: pensiamo alla Bandiera blu che nella nostra marina sventola da ben 26 anni, ma anche alla Bandiera verde, alle famose Vele di Legambiente e alla prestigiosa Bandiera lilla. Tutti questi percorsi hanno come comune denominatore l’accessibilità ed è quella la direzione che abbiamo il dovere di continuare a percorrere, garantendo innanzitutto la presenza di almeno un lido in grado di accogliere persone con disabilità gravi. In queste ore – ha concluso il sindaco - gli uffici comunali competenti sono a lavoro per chiudere nel minor tempo possibile le determine e recepire tutte le prese d’atto dei concessionari. A loro, che abbiamo sempre guardato negli occhi, va il mio ultimo pensiero: abbiamo agito con responsabilità e senza mentire mai al territorio».