BARI - L’ipotesi dell’accusa è che i fratelli Pisicchio si fossero messi a disposizione degli imprenditori amici. Non solo all’interno del Comune di Bari, dove la Procura ritiene truccata la gara d’appalto da 5 milioni per la riscossione dei tributi, ma anche nella cerchia delle società regionali dove la Bv Tech, società romana di informatica, puntava a un lucroso appalto di Aeroporti di Puglia da 10 milioni di euro. Un appalto poi annullato.
Pisicchio si muove nella politica locale da vent’anni, con addentellati forti anche nel mondo del sindacato. Ma secondo la Procura di Bari, che ha chiesto e ottenuto i domiciliari per l’ex assessore Alfonsino e per suo fratello Enzo detto Roberto, «è evidente come tale influenza sia stata esercitata sfruttando la posizione di assessore regionale di Alfonsino Pisicchio, mentre Enzo Pisicchio agiva in sostanza quale mediatore e faccendiere per il fratello». Nel 2018 la Bv Tech ha ottenuto dalla Regione un finanziamento da 18 milioni, di cui 9 incassati grazie alla fideiussione falsa preparata dal broker Cosimo Napoletano (finito in carcere), ma non si accontentava.
«Sussisteva - ha scritto il pm Claudio Pinto nella richiesta di arresto - un legame tra la Bv Tech spa ed i fratelli Pisicchio». Al punto che Enzo, intercettato con il commercialista della società, parla di un accordo di programma. E spiega che i Pisicchio si ritenevano «in “credito ” nei confronti di Bv- Tech per essersi spesi personalmente a favore della società suddetta presso diversi enti regionali (Puglia Sviluppo, Innovapuglia, Aeroporti di Puglia, Acquedotto Pugliese) sfruttando la loro influenza per far ottenere finanziamenti o commesse pubbliche». La Bv Tech aveva «ringraziato» assumendo Natale, il figlio di Alfonsino, ma per i due fratelli non era abbastanza. Lo spiega Enzo nel colloquio intercettato con il commercialista Saverio Friuli, tarantino, pure lui indagato...