BARI - L’indagine che mercoledì sera ha portato a cinque arresti in Puglia per vari reati, tra cui corruzione e turbativa d’asta, e che ha fatto finire ai domiciliari l’ex assessore all’Urbanistica della Regione e suo fratello, Alfonso ed Enzo Pisicchio, è partita dalle segnalazioni ai carabinieri del Noe su alcune polizze fideiussorie sospette, utilizzate da imprenditori per avere l'autorizzazione alle estrazioni nelle cave.
A rivolgersi ai militari, nel 2019, fu l’allora direttrice del dipartimento Mobilità, qualità urbana e paesaggio, Barbara Valenzano, che la scorsa estate è diventata presidente regionale di Senso civico, il cui leader è proprio Alfonso Pisicchio. Ma ora, spiega Valenzano, «è stato sospeso tutto».
A spingerla a recarsi dal Noe è stato, dice, il senso della legalità. «Semplicemente, nel fare il mio lavoro quotidiano - spiega la dirigente che ora guida la Protezione civile regionale - rilevai delle criticità su alcune pratiche e valutai che la cosa migliore era informare i carabinieri. Dopodiché lasciai questi documenti e non ho saputo più niente. Nel sistema pubblico ci sono sempre i controlli che devono funzionare, controlli che non possono essere esterni o affidati a un dipartimento della legalità, perché dire facciamo un dipartimento della legalità è come dire che tutto è illegale. E' nell’ordinario che bisogna lavorare nell’ottica della legalità».
Quanto al suo incarico in Senso civico, ricorda che «sei-sette mesi fa Pisicchio mi ha chiesto se avessi piacere di fare un’attività su ambiente e paesaggio nel suo movimento civico. E io quando trovo il modo per instillare le tematiche ambientali non dico mai no. Non l’ho visto come un fatto politico. Con me Pisicchio si è sempre comportato correttamente e non ho mai avuto un dubbio».
Per Valenzano è importante «non gettare discredito sulle istituzioni: il sistema funziona e per una legge statistica può capitare un errore o un problema su una pratica rispetto a miliardi di procedure molto complesse e rischiose». Anche nel settore della Protezione civile regionale, il cui ex dirigente Mario Lerario fu arrestato per aver ricevuto una tangente, Valenzano ci tiene a precisare che «lavorano duramente e per il bene comune tantissimi professionisti».