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Puglia, dune ai privati: cancellata la norma dopo le proteste «È la scelta giusta»

 
Redazione online

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«Dune ai privati», la Regione Puglia verso il dietrofront

Le dune sono gli accumuli di sabbia che spesso, a loro volta, vengono ricoperti di vegetazione e che costituiscono pezzi importanti dell’identità delle coste pugliesi.

Domenica 31 Marzo 2024, 19:46

BARI - È stata abrogata la norma del bilancio 2023 che consentiva di includere nelle concessioni demaniali anche le dune, su cui sarebbe stato possibile effettuare una serie di interventi che comprendono - tra l’altro - l’installazione di passerelle mobili. Una «novità» rimasta sommersa per mesi, fino a quando ne ha parlato in estate la «Gazzetta» scatenando le proteste unanime di tecnici ed ambientalisti.

Le dune sono gli accumuli di sabbia che spesso, a loro volta, vengono ricoperti di vegetazione e che costituiscono pezzi importanti dell’identità delle coste pugliesi. L’emendamento approvato ieri dal Consiglio regionale (prima firma del grillino Cristian Casili, parere positivo dell’assessore al demanio Raffaele Piemontese) è stato inserito nella legge che istituisce la Giornata della costa. È stato così cancellato l’articolo 66 della legge regionale 32/2022, il che comporta il ripristino del divieto di affidare i cordoni dunali ai privati imposto da una legge del 2015 voluta dalla giunta di Nichi Vendola.
«Sono felice che la norma sia stata abrogata - dice l’assessore all’Ambiente, Anna Grazia Maraschio -. Il pubblico non può derogare e lasciare nelle mani dei privati segmenti così delicati, beni così fragili che sono patrimonio della collettività». «Abbiamo fatto - dice Casili - un’operazione di tutela delle coste, non lasciando però da soli i privati. La ricerca ha dimostrato quanto sia importante adottare metodi tecnico-scientifici di rinaturalizzazione e di alimentazione delle nostre dune». «In questa operazione che si propone di preservare ambienti naturali e caratteristici come le dune - secondo il consigliere pd Michele Mazzarano - i Comuni devono tornare protagonisti con opere di salvaguardia, tutela e protezione degli equilibri naturali che un qualsiasi intervento umano andrebbe a pregiudicare».

Giovanna Amedei (Presidente Ordine Geologi della Puglia) ha commentato così la decisione: “E’ un bel messaggio con una notizia che giunge proprio nel periodo pasquale, fortemente vocato al turismo. In Puglia, è stata abrogata la normativa che affidava le dune costiere ai privati. Per noi geologi è un importante successo visto che sin da subito abbiamo manifestato il nostro dissenso, insieme all'università di Bari - facoltà di Geologia. Forse si era tralasciato che quasi tutte le aree a depositi eolici, le “nostre” dune e i “nostri” cordoni dunali sono ricchi di macchia mediterranea, di associazioni floro-vegetazionali ed animali protetti”.

“Le dune costiere pugliesi rappresentano un grande patrimonio anche a vocazione turistica. Siamo felici che la Puglia dia un messaggio positivo di tutela del patrimonio naturalistico e che lo abbia fatto proprio nel periodo pasquale.  E’ stato abrogato l’art. 66 della legge regionale n. 32 del 2022 che affidava le dune ai privati. Per noi geologi è un importante successo visto che sin da subito abbiamo manifestato il nostro dissenso, insieme all'università di Bari - facoltà di Geologia. Con la legge Regionale n.32 del 29 12. 2022, più precisamente, i cordoni dunali non sarebbero stati più protetti. Questa è stata una battaglia che ha visto l’Ordine dei Geologi della Puglia, presieduto da me, in prima linea”, conclude Amedei.

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