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Morti sul lavoro: un 2023 pieno di lutti, Puglia e Basilicata le peggiori

 
Redazione online

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Morti sul lavoro: un 2023 pieno di lutti, Puglia e Basilicata le peggiori

Analizzando i settori lavorativi emerge il dato, ormai conosciuto, che quello in cui si rilevano più infortuni mortali è il settore delle Costruzioni, che fa rilevare ben 150 decessi in occasione di lavoro

Sabato 17 Febbraio 2024, 13:06

Nel 2023 il bilancio è allarmante: oltre 1.000 lavoratori hanno perso la vita sul lavoro. L’analisi dell’Osservatorio Sicurezza e Ambiente Vega rileva un incremento degli infortuni mortali in occasione di lavoro, e un calo degli incidenti in itinere.

Dei 1.041 infortuni mortali ndel 2023, sono stati 799 gli infortuni mortali in occasione di lavoro, 242 quelli rilevati in itinere: si denota una diminuzione nel numero totale rispetto al 2022 (erano 1.090) ma, numeri alla mano, il decremento è dato dalla diminuzione del -19,3% per gli infortuni in itinere mentre quelli in occasione di lavoro sono aumentati del +1,1%.

L’Osservatorio sulla Sicurezza sul Lavoro di Vega Engineering ha definito una zonizzazione del rischio di morte per i lavoratori sulla base dell’incidenza degli infortuni mortali, dividendo così l’Italia a colori. Rosso, regioni con incidenza superiore a +25% rispetto alla media nazionale: Abruzzo, Umbria, Basilicata, Puglia, Molise, Campania e Calabria. Arancione, regioni con incidenza compresa tra la media nazionale e +25% rispetto a tale media: Sicilia ed Emilia Romagna. Giallo, regioni con incidenza sotto la media nazionale: Friuli Venezia Giulia, Marche, Piemonte, Veneto, Sardegna, Lombardia, Liguria e Trentino Alto Adige. In zona bianca, la più bassa incidenza delle morti sul lavoro: Lazio, Toscana e Valle d’Aosta.

Analizzando i settori lavorativi emerge il dato, ormai conosciuto, che quello in cui si rilevano più infortuni mortali è il settore delle Costruzioni, che fa rilevare ben 150 decessi in occasione di lavoro. Seguono: Trasporti e Magazzinaggio con 109 casi, le Attività manifatturiere con 101 decessi e il commercio con 64.

Nel 2023 sono state 55 le vittime, 31 quelle hanno perso la vita in itinere, cioè nel percorso casa-lavoro.

La fascia d’età numericamente più colpita dagli infortuni mortali sul lavoro è sempre quella tra i 55 e i 64 anni (292 su un totale di 799). Guardando però all’incidenza di mortalità il dato più alto rapportato all’età degli occupati lo si rileva nella fascia dei lavoratori ultrasessantacinquenni (138,3).

Il lunedì risulta il più luttuoso della settimana (19,5%).

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