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Paola Romano: «Il nuovo corso dem? Primarie a Lecce e Bari. Io sono in campo»

 
Michele De Feudis

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Michele De Feudis

Paola Romano: «Il nuovo corso dem? Primarie a Lecce e Bari. Io sono in campo»

«Condivido Schlein quando dice che l’unica soluzione della guerra è garantire ‘due popoli e due Stati’»

Giovedì 19 Ottobre 2023, 12:32

Paola Romano, assessore comunale di Bari, tra le maggiori interpreti dell’«onda Schlein». Come si prepara il Pd alle prossime amministrative?

«Il partito ha dato vita a un nuovo corso con le primarie nazionali del febbraio scorso, allargando la partecipazione con gazebo aperti: vogliamo dare voce alle persone che non sono ascoltate da questo Governo. Non a caso abbiamo fatto decine di banchetti, con i Giovani Democratici, per il salario minimo, una iniziativa di dignità che riguarda oltre tre milioni di lavoratori».

Gli scenari regionali?

«Questa nuova energia si è manifestata con una serie di mobilitazioni e feste dell’Unità a cui ha partecipato anche la segretaria Schlein».

Si parte dal “campo largo”?

«Siamo per un’alleanza ampia, aperta alle realtà civiche, al mondo giovanile, a quello femminile e antifascista. Mettiamo insieme l’innovazione con la tutela degli ultimi, continuando un lavoro che è iniziato con Michele Emiliano nel 2004, e che è proseguito fino ad oggi con Antonio Decaro. Questi ultimi vent’anni hanno avuto il merito di far emergere tantissime comunità che ci hanno accompagnato, dal comitato Fibronit, ai gruppi di giovani impegnati a trasformare luoghi degradati a San Pio come al quartiere Libertà».

Il caso Lecce e Bari. Nel capoluogo salentino i 5S stanno nella coalizione senza fare le primarie. Nel capoluogo regionale, è ancora incerto il metodo di selezione.

«Vorrei che i pentastellati fossero in coalizione con noi: abbiamo tanti temi in comune, ambientali o del welfare. Il M5S ci chiede di mettere i programmi davanti ai nomi e la nostra proposta può essere più forte se siamo uniti».

I gazebo sono uno spauracchio?

«No, sono una ricchezza, aprono il dibattito pubblico e la fase decidente ai cittadini. Si fanno anche a Lecce, dove si è messo in gioco il sindaco uscente Carlo Salvemini. E poi sono un percorso per costruire leadership. Come è stato da Prodi, a Vendola, Emiliano e a Decaro».

Il Pd a Bari potrebbe esprimere più candidature (Pietro Petruzzelli ha raccolto le firme per la sua candidatura, ma c’è anche il deputato Marco Lacarra). Decisiva l’assemblea cittadina?

«È composta da componenti autorevoli. Siamo ancora in una fase di ascolto delle varie anime. Qualsiasi soluzione sarà scelta, è fondamentale che sia garantita la possibilità degli elettori del Pd di poter votare persone in cui potersi riconoscere pienamente».

Con la “Giusta causa”?

«Tutta l’area progressista, culturale e politica, deve partecipare al percorso, per arrivare compatti e credibili alle elezioni 2024».

La Manovra della Meloni?

«Solo annunci e nessun intervento strutturale sullo sviluppo, l’aumento del costo della vita e la sanità pubblica».

Sul Medio Oriente?

«Pace e diritti umani sono uno degli elementi fondanti di un partito di sinistra come il Pd. Poi bisogna denunciare tanto il terrorismo di Hamas quanto gli eventuali eccessi di reazione di Israele, che ha il diritto di difendersi ma nel quadro del diritto internazionale. Condivido Schlein quando dice che l’unica soluzione di quel conflitto è garantire ‘due popoli e due Stati’».

Lei è uno dei volti del nuovo corso Schlein. Che farà per Bari?

«In questi mesi sto ascoltando tante realtà, singole e associazioni. Solo nelle ultime settimane sono stata in piazza con gli studenti arrabbiati per il caro-affitti, sono andata nelle parrocchie, nelle scuole con Don Ciotti, in realtà che si occupano di diritti delle donne: c’è una comunità pensante e militante che ci chiede di essere ascoltata e di essere voce della nuova stagione. Continuerò su questa strada che culminerà in una manifestazione pubblica a cui sto lavorando».

Lei è pronta a candidarsi sindaco per il centrosinistra?

«Sono a disposizione del mio partito e della città, per portare a compimento un lavoro politico, forte dell’esperienza di questi dieci anni nella giunta Decaro, ma con la consapevolezza della necessità che i grandi risultati sono sempre frutto di un processo corale». (ha collaborato Francesco Petruzzelli)

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