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Palese a Trani: «Problema liste d'attesa è grave. 118 va rafforzato»

 
Redazione online

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«Mancano 230 medici al 118 in Puglia, urge soluzione»

In corso il convegno nazionale del 118, al quale ha partecipato l’assessore regionale alle Politiche della salute della Regione Puglia

Giovedì 25 Maggio 2023, 14:03

14:48

«Il problema delle liste di attesa è grave e serio e riguarda la Puglia ma anche tutta l’Italia e per affrontarlo occorrono non solo finanziamenti perché se noi abbiamo i finanziamenti ma continuano a dire con le leggi nazionali che un medico che vuole dare un contributo per snellire le liste di attesa non può fare più di 100 ore all’anno di straordinario, non può fare prestazioni aggiuntive, non può lavorare di sabato e di domenica, non può lavorare di notte», il problema non lo risolviamo. Lo ha detto a margine del convegno nazionale del 118 in corso a Trani, l’assessore regionale alle Politiche della salute della Regione Puglia, Rocco Palese.

Per snellire le liste di attesa, ha aggiunto «bisognerebbe fare la stessa cosa che è stata organizzata con la campagna vaccinale» anticovid «si fa la campagna per lo smaltimento delle liste di attesa a livello nazionale». «Queste cose - ha concluso - le dice anche il ministro solo che bisogna oltre che dirle, farle insieme alle Regioni. I medici, gli infermieri, gli operatori socio sanitari, così come si sono prodigati per fare la campagna vaccinale nonostante i pericoli, a maggior ragione si prodigheranno per risolvere il problema delle liste di attesa».

«Ritengo che questa parte del servizio sanitario nazionale vada rafforzata in tutti i sensi: sia con investimenti sia con professionalità , pur in presenza di criticità che sono rappresentate soprattutto dallo scarso numero di medici che abbiamo a disposizione». Lo ha detto l’assessore regionale alle Politiche della salute della Regione Puglia, Rocco Palese a margine della prima giornata del convegno nazionale del 118 in corso a Trani.

Il 118 «è una delle grandi eccellenze, una delle conquiste del sistema sanitario nazionale e anche di quello regionale» in quanto «fortemente efficiente e necessario nel contesto di tante prestazioni salvavita», ha aggiunto evidenziando che «quando si dice eroi, questi sono eroi per davvero perchè con la pandemia hanno affrontato un’emergenza senza precedenti, cercando anche di erogare prestazioni per salvare la vita a tante e tante persone così come è successo. E di questo bisogna sempre tener presente».

L'OSPEDALE DI ANDRIA BLOCCATO DALLA BUROCRAZIA

«Una cosa è certa: le risorse ci sono ma per poterle utilizzare c'è bisogno di superare 24 passaggi che riguardano più centri decisionali: non solo della Regione ma anche della Asl, dei vigili del fuoco, nullaosta, il nucleo degli investimenti a livello nazionale, l’Agenas. Cioè tante cose che provocano allungamento dei tempi». Lo ha detto l'assessore regionale alle Politiche della salute della Regione Puglia, Rocco Palese, a margine della prima giornata del convegno nazionale del 118 in corso a Trani, rispondendo alle domande dei giornalisti sulla realizzazione del nuovo ospedale di Andria.

«La notizia è che c'è una grande conferma: la grande volontà da parte della Regione di portare a termine il progetto della realizzazione del nuovo ospedale di Andria che è ritenuto una struttura strategica, essenziale» ma «come la realizzazione di tutti gli ospedali ci sono pastoie burocratiche, una serie di intoppi che riguardano vari aspetti di natura tecnica», ha ribadito Palese evidenziando che «la linea della Regione è quella di realizzarlo nel più breve tempo possibile».

Al riguardo palese ha aggiunto che «tutte le regioni italiane stanno spingendo affinché l’iter creato per realizzare gli ospedali datato 2001 quindi vecchio di ben 22 anni, sia snellito cercando di renderlo più pratico. Perchè è una cosa insopportabile e fuori dal tempo sottomettere tutte le situazioni in tanti tanti passaggi. Bisognerebbe semplificarlo e mi auguro che il governo accolga questa richiesta da parte delle Regioni».

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