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Emiliano: «Mozione su Fondo coesione serve a chiedere chiarezza». La replica di Fdi e Lpd: «È inutile»

 
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Emiliano: «Mozione su Fondo coesione serve a chiedere chiarezza»

'Approvata oggi dal Consiglio per informare i pugliesi'

Mercoledì 19 Aprile 2023, 18:25

20:01

BARI -  «La mozione approvata oggi aveva il compito di informare tutti i pugliesi e i consiglieri regionali in particolare sul fatto che il governo ancora non si esprime né sulla consistenza esatta dell’Fsc attuale, che dovrebbe essere di 48 miliardi di euro, ma non sappiamo se una parte di questi soldi siano stati adoperati per altri utilizzi: ricordo che l'80% di questa somma deve essere destinata al Mezzogiorno. Soprattutto non sappiamo qual è la quota destinata alla Regione Puglia. Abbiamo timore che, come già accaduto per le quote latte nel Nord - allora l’Fsc si chiamava fondo Fas - possano essere 'saccheggiati' per parare buchi di bilancio che si sono determinati».

Lo dichiara il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, dopo l’approvazione in Consiglio regionale della mozione con la quale si chiede al governo nazionale di sbloccare i fondi.

«Vogliamo sapere - aggiunge Emiliano - se c'è un problema del genere. Perché se la Puglia e le altre regioni del Mezzogiorno devono dare ancora una volta una mano al Nord per parare il buco che si è determinato, almeno lo vogliamo sapere e non all’ultimo minuto, come vogliono saperlo le aziende che intendono investire in Puglia e che stanno aspettando di capire se possono andare avanti o si devono fermare. E questa per noi è una priorità».

LA REPLICA DI FDI E LPD

«Non sappiamo se sia più grave la pessima strategia del presidente Emiliano, e della sua maggioranza rosso-gialla, di cercare di distrarre i pugliesi sui gravi problemi provocati dal suo governo addossando le colpe al governo Meloni che è in carica solo da sei mesi; oppure sia più grave che di fronte a una nostra offerta di collaborare nell’interesse dei pugliesi e cercare di ottimizzare tempi e modi dei finanziamenti europei abbia preferito il titolone sui giornali e sui tg alla soluzione dei problemi».

Lo dichiarano i due capigruppo in Consiglio regionale pugliese, Francesco Ventola (Fratelli d’Italia) e Paolo Pagliaro (La Puglia Domani).

«E' evidente - aggiungono - oggi più che mai che Emiliano cerca solo e semplicemente lo scontro, in modo particolare con il ministro Fitto del quale sembra ossessionato, perché ha difficoltà ad andare al ministero a portare le carte della rendicontazione che servono a effettuare quel monitoraggio che dal governo regionale viene chiesto a tutte le Regioni italiane. Per nascondere questa verità lui mette in scena una vera pantomima, con la quale dice tutto e il contrario di tutto, ma non riesce a confutare i dati della Ragioneria dello Stato e quindi la butta in caciara. Il resto è solo polemica e propaganda a uso e consumo di chi non conosce bene la materia dei Fondi di sviluppo e coesione, ma in generale sull'avanzamento della spesa dei fondi europei: quella mozione oggi approvata dalla maggioranza non serve a nulla».

«Emiliano, come suo solito, lancia strali contro il ministro Fitto in assenza dello stesso per poi elogiarlo in sua presenza. Questo non è solo segno di codardia, ma soprattutto di un modo tutto suo di interpretare il precetto costituzionale di leale collaborazione tra chi rappresenta lo Stato e chi rappresenta la Regione, per non parlare di come Emiliano intende il rispetto istituzionale». Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia, Ignazio Zullo.

«Fitto - aggiunge - sta svolgendo un compito delicato in Italia e a Bruxelles per mettere al sicuro la realizzazione e gli obiettivi del Pnrr e del Fondo di coesione. Nel mentre Emiliano reclama soldi con una brama che non si addice alla responsabilità che oggi un amministratore pubblico deve mettere in campo nell’utilizzo delle risorse. D’altronde, Emiliano con l’ospedale in Fiera, la fabbrica delle mascherine, il Deu di Foggia, la spesa sul borgo di Mezzanone e, tanto altro, non è che abbia mai dato sfoggio di tanta oculatezza nella spesa pubblica e certamente non è che abbia dimostrato tanta affidabilità al pari del poltronificio e del mercato delle vacche che ha creato in Puglia».

Mozione Puglia per sblocco Fondo coesione, Di Bari 'fare presto'

«Abbiamo votato a favore della mozione per chiedere al governo e al parlamento di trasferire le risorse del Fondo di sviluppo e di coesione, perché tenere ancora bloccati quei fondi significa non permettere alla Puglia di dare continuità alla programmazione regionale e di affrontare le sfide future». Lo dichiara la consigliera del M5S e delegata alle Politiche culturali della Regione Puglia, Grazia Di Bari.

«Senza quei fondi - sostiene - rischiamo di vanificare tutto il lavoro fatto in questi anni per il comparto culturale, tra i più colpiti dall’emergenza Covid. In cultura e turismo in Puglia sono stati investiti complessivamente, dal 2015 al 2022, 1,36 miliardi di euro, ovvero tutti i fondi disponibili, grazie ai quali è stato possibile far fronte alla crisi dovuta alla pandemia. Ora invece non si possono programmare le prossime attività, non avendo chiarezza sulle risorse e non si può dare continuità alle azioni già messe in campo». «Gli operatori culturali - continua Di Bari - non possono aspettare ancora: avevo denunciato già in aula a dicembre in sede di approvazione del bilancio come mancassero 6,5 milioni di euro per la cultura, che ci era stato detto sarebbero arrivati con le risorse dell’Fsc. Ora serve la massima trasparenza da parte del ministro Fitto e serve che venga detto alle Regioni cosa si vuole fare».

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