Dario Damiani, senatore di Forza Italia, tra poche ore si chiudono le liste per le amministrative: quale il contributo degli azzurri in questa tornata di comunali pugliesi?
«Forza Italia darà un contributo determinante per il centrodestra, come sempre. Non dimentichiamo che alle ultime politiche in Puglia abbiamo ottenuto l'11,5% dei voti, chiaramente indicativo di un partito radicato sul nostro territorio e capace di attirare ampio consenso».
Ci sono comuni simbolo nel voto di maggio?
«Sicuramente Brindisi, comune capoluogo che, grazie al grande lavoro già messo in campo col consueto impegno dal nostro coordinatore regionale Mauro D’Attis, potrà diventare il secondo capoluogo pugliese amministrato dal centrodestra, dopo Barletta, che ha scelto il buon governo del sindaco Mino Cannito. Ma non mancano, in queste consultazioni, grosse realtà anche in provincia di Bari, fra le quali per esempio Altamura».
Cosa succede a Bisceglie?
«A Bisceglie, come del resto in altre situazioni analoghe, abbiamo raccolto e rispettato le indicazioni dei nostri referenti comunali. Se hanno indicato la strada del civismo (gli azzurri sotterrano nella cittadina del Nordbarese il primo cittadino uscente Angelantonio Angarano, ndr), abbiamo dato spazio e seguito a questa esigenza».
Brindisi può tornare al centrodestra con una coalizione ampia aperta alle civiche?
«Certo, non dubito che il centrodestra unito, con l'apporto fondamentale di Fi e del coordinatore regionale D'Attis, nonché con il contributo delle liste civiche espressione del territorio, avrà in mano le carte vincenti per questa tornata amministrativa, con il candidato sindaco unitario Pino Marchionna».
La sanità pugliese ha i conti in rosso. Come componente della commissione Bilancio che idea si è fatto?
«Da tempo segnaliamo gli sprechi assurdi e le inefficienze della sanità pugliese, al punto da aver invocato più volte nelle sedi parlamentari anche il commissariamento della gestione Emiliano. I cittadini pugliesi pagano tutto ciò con disservizi inaccettabili, come liste d'attesa lunghissime per esami salvavita. Purtroppo è questa la realtà col governo regionale nelle mani del centrosinistra».
Il partito come vive l’impedimento temporaneo legato alla salute per Berlusconi, tra indiscrezioni e ricerca di unità?
«Forza Italia è il suo presidente, Silvio Berlusconi, per cui ovviamente abbiamo vissuto con grande apprensione i primi giorni del ricovero in ospedale. Oggi siamo più sereni e fiduciosi che a breve tornerà operativo. Per tutti noi è un punto di riferimento imprescindibile, è ancora oggi una figura carismatica insostituibile, a lui in primis dobbiamo i risultati elettorali lusinghieri che il partito ottiene».
La convention nazionale del partito, in programma il 5 e 6 maggio, che obiettivo si pone?
«Tracciare un bilancio della nostra attività dopo le politiche dello scorso settembre, serrare le fila e guardare avanti, al nostro impegno come forza di governo, in Parlamento e sui territori».