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Israele testa sistema missilistico sul Mediterraneo
L'Iran lancerà in orbita un satellite a febbraio

 
Gaetano Campione

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Gaetano Campione

Israele testa sistema missilistico sul MediterraneoL'Iran lancerà  in orbita un satellite a febbraio

Libano, in tre mesi oltre 30 corsi di addestramento da militari italiani

Mercoledì 23 Gennaio 2019, 15:24

Israele ha testato il suo sistema di difesa missilistica sul Mar Mediterraneo. Lo afferma il ministero della Difesa russo in una nota ripresa dall'agenzia di stampa "Interfax". "Le forze aeree della Russia hanno rilevato il lancio di un missile sul Mar Mediterraneo attraverso i mezzi radioelettronici delle forze aerospaziali", fa sapere Mosca. "Gli specialisti del Centro nazionale di controllo della difesa della Federazione russa - precisa quindi il ministero - hanno classificato l'obiettivo come un missile-bersaglio che dalla parte centrale del Mar Mediterraneo viaggiava verso la costa orientale". La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova ha nel frattempo detto che Israele dovrebbe mettere fine ai raid aerei "arbitrari" in Siria.

 

Intanto il ministro della Difesa iraniano, Amir Hatami, ha dichiarato che Teheran lancerà in orbita un satellite, ai primi di febbraio, in occasione del 40° anniversario della Rivoluzione khomeinista. Si tratta del secondo di due lanci programmati, il primo dei quali è recentemente andato male. Il lancio sarà effettuato con un razzo vettore Safir, che porterà il satellite in orbita a 260 km  dalla superficie terrestre, Negli ultimi anni l'Iran ha messo in orbita i satelliti Simorgh e Pajouhesh. L'esponente iraniano ha anche sottolineato come i problemi economici dell'Iran, aggravati dalle sanzioni americane, non fermeranno i programmi missilistico, spaziale e nucleare della Repubblica islamica.  

I caschi blu italiani della Joint task force Lebanon (JTF-L) del Sector West (SW), dall’assunzione di comando del settore assegnato della missione UNIFIL, hanno portato a termine più di 30 corsi di addestramento congiunto con le Forze armate libanesi (LAF), le Internal security forces (ISF) e le Lebanese state security (LST). Ad oggi sono state oltre 100 le giornate addestrative svolte, facendo attestare il numero dei soldati libanesi formati a circa 500 unità. Il risultato acquisito ha favorito un sostanziale incremento delle operazioni congiunte, che vengono condotte giornalmente sul terreno, che dal 12% sono passate al 23% costituendo, di fatto, il picco più alto mai conseguito dall’avvio dell’ operazione Leonte. In aggiunta ai corsi conclusi, sono attualmente 3 quelli in fase di svolgimento e più di 10 i pianificati per il mese di febbraio. La programmazione dei cicli di addestramento avviene su base mensile attraverso una riunione congiunta, tra i rappresentanti del SW e del quartier generale libanese del South Litani Sector (SLS), in cui viene presentata un’offerta formativa alle LAF, e tramite incontri organizzati con i vertici delle ISF e delle LST. 

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