ROMA - Sono già decine di migliaia i pellegrini che stanno raggiungendo l’aria vaticana e oltre 10mila le persone che hanno già fatto accesso all’interno di Piazza San Pietro per la cerimonia di insediamento di papa Leone XIV. In arrivo anche le prime delegazioni estere. Lo rende noto la Questura.
Poco prima delle ore 6 aperti tutti i varchi di pre filtraggio per consentire ai fedeli, già arrivati nelle prime ore della mattina, di fare ingresso nell’area riservata allestita intorno a Piazza San Pietro in occasione della cerimonia di intronizzazione di Papa Leone XIV. A quasi tre ore dall’inizio della messa di insediamento di Papa Leone XIV, in piazza San Pietro i posti a sedere nei primi due settori più vicini al sagrato sono terminati. A occuparli, un pubblico composito: tante le confraternite, con i loro abiti e mantelli variopinti, muniti di stendardi e provenienti da tutti i Paesi del mondo, arrivate a Roma nei giorni scorsi per il giubileo a loro dedicato. Ci sono americani, asiatici, europei. In piazza anche tanti gruppi di italiani che arrivano da diverse regioni. Una folla di tutte le età: dai più piccoli agli anziani, a intere famiglie. Molte le bandiere a stelle e strisce, tra le altre varie nazionalità: dal Sud America all’Asia all’Europa.
Con i rosari tra le mani, seduti sui sampietrini o su sgabelli da campeggio. Ma soprattutto con uno smartphone tra le mani pronti a scattare l’ormai tradizionale selfie con lo sfondo della basilica di San Pietro, nell’attesa che cominci la messa di insediamento di Papa Leone XIV. Tanti i gruppi di scout, suore da ogni parte del mondo, anche le missionarie della carità di Madre Teresa di Calcutta. Ambite le postazioni nei pressi delle transenne da parte dei fedeli che sperano così di poter essere vicino al pontefice quando passerà nella piazza con la papamobile.
Intanto, a due ore dall’inizio della celebrazione, i giovani seminaristi di Przemysl, in Polonia, arrivati ieri a Roma per l'occasione hanno già issato uno striscione con su scritto: "viva il Papa. Mentre su un altro preparato dalla Gioventù ardente Mariana (Gam) si legge: «tu sei Pietro, ti amiamo!». Cappellini di tutte le fogge vengono indossati o anche agitati per farsi riconoscere da amici e componenti delle confraternite. Ci sono quelli con la visiera, da pescatore con il laccetto intorno al mento, di paglia, a quadri o con le scritte che identificano i gruppi. C'è chi invece ha scelto un foulard per proteggersi dal sole che batte sulla piazza o una bandana. Tra le bandiere di diverse nazionalità spiccano quella della pace e una blu con una colomba disegnata e la scritta: «peace».
In via della Conciliazione è un fiume continuo di fedeli che man mano raggiungono l’area intorno all’obelisco che è destinata solo a chi rimane in piedi. Dal palco sono iniziate le prove audio dei microfoni, mentre i filtraggi delle forze dell’ordine iniziati alle 6 con metal detector e controlli delle borse sono ancora più rigorosi rispetto alle ultime settimane.
La celebrazione sarà preceduta, intorno alle 9, da un giro in papamobile del Pontefice tra i fedeli presenti.
IN PIAZZA SAN PIETRO GLI PSICOLOGI DELLA PROTEZIONE CIVILE AD ASSISTERE I PELLEGRINI
Ci sono anche gli psicologi della Protezione civile a dare assistenza ai pellegrini che stanno arrivando in piazza San Pietro e via della Conciliazione per la messa di insediamento del papa Leone XIV. Sono i volontari dell’associazione romana «Alfredo Rampi», fondata dalla mamma del bimbo morto nel pozzo di Vermicino. «Siamo una trentina di volontari - spiegano -. Oggi qui siamo in quattro, come ci è stato richiesto dal Dipartimento della Protezione civile. Siamo pronti a dare assistenza a persone che avessero schock di ogni tipo. Ma speriamo che non ci siano problemi».
I volontari della «Alfredino Rampi» sono specializzati nella psicologia delle calamità, per dare sostegno alle persone colpite dai disastri. Al di fuori delle emergenze, prestano servizio nelle scuole e nelle strutture sanitarie.