BARI - Era già noto che Ilva in As figurava tra i clienti di Equalize, la società milanese specializzata in dossieraggi riconducibile all’ex superpoliziotto Carmine Gallo (morto di infarto il 10 marzo) e al presidente autosospeso di Fiera Milano, Enrico Pazzali. Ma dalle nuove trascrizioni di intercettazioni depositate al Riesame, che oggi deciderà sugli appelli della Procura, emerge che a febbraio 2023 l’amministrazione straordinaria del siderurgico stava per acquistare Beyond, la piattaforma software sviluppata per la società milanese dall’hacker Nunzio Samuele Calamucci.
La circostanza è riportata in una informativa del 13 marzo dei carabinieri di Varese, che procedendo al riascolto delle intercettazioni hanno valorizzato un colloquio in ambientale tra Gallo e l’imprenditore bergamasco Pietro Vavassori.
Gallo sta presentando al 72enne ingegnere la piattaforma Beyond. E gli racconta, tra le altre cose, di Eni e di Ilva. «Siamo in trattativa per darla ad Ilva quindi la stiamo dando a tutti quelli che hanno... Ilva per esempio ha esigenze di fare 500 verifiche all’anno che prima non facevano... Dico: scusa, ma voi come valutate? Vi trovate poi come è successo adesso con Brt». Il riferimento è alla società di logistica oggetto di un provvedimento di sequestro per intermediazione irregolare di manodopera. «La piattaforma invece la utilizziamo per chi ha esigenze di carattere massivo, chi ne fa tante, chi ha esigenze di fare... di verificare chi ha in casa».
Le indagini che hanno portato agli arresti dell’ottobre 2024 (quattro persone ai domiciliari, sospensione di due militari pugliesi) non hanno chiarito chi materialmente ha effettuato gli accessi illeciti alle banche dati su cui sono stati costruiti gli accertamenti richiesti da Ilva. Sul punto la Dda sta ancora lavorando, anche perché dagli interrogatori degli indagati è emersa la conferma dell’esistenza di altri contatti tra Calamucci e altre persone che lavorano nel business delle intercettazioni per le Procure come ad esempio l’ex carabiniere del Ros Vincenzo De Marzio, indagato e indicato col nome in codice «Tela».
Dalle nuove trascrizioni emergono anche i contatti di Gallo con i vertici operativi delle forze dell’ordine e con i suoi ex colleghi, che conoscendone evidentemente la nuova attività gli chiedono consigli. È il caso dell’ex questore di Como, il pugliese Giuseppe De Angelis (non indagato), che chiede all’ex superpoliziotto come muoversi per una consulenza che gli era stata richiesta in materia di sicurezza da una catena di supermercati.
Nell’udienza di oggi davanti al Riesame i pm milanesi Francesco De Tommasi e Antonello Ardituro insisteranno nella richiesta di misure cautelari dopo le parziali bocciature del gip. In particolare chiedono i domiciliari per Pazzali e il carcere per l’imprenditore Lorenzo Sbraccia, uno dei principali clienti di Equalize, accusato - tra l’altro - di aver fatto pedinare la moglie di Gianluca Jacobini, ex condirettore generale della Banca Popolare di Bari.