Domenica 07 Settembre 2025 | 00:53

Sciopero generale, a Bari piazza Massari gremita di manifestanti contro la manovra: «Governo sordo, assente e bugiardo»

 
Redazione online

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Sciopero generale, a Bari piazza Massari gremita di manifestanti contro la manovra: «Governo sordo, assente e bugiardo»

«Non abbiamo risposte: i salari sono troppo bassi, il potere di acquisto dei salari è eroso del 16 per cento»

Venerdì 29 Novembre 2024, 11:18

BARI - È gremita di bandiere rosse e azzurre piazza Massari, nel centro di Bari, dove si svolge la manifestazione principale in Puglia nel giorno dello sciopero generale. In piazza ci sono tutte le categorie di Cgil e Uil, oltre pensionati e studenti. Sul palco si alternano i rappresentanti dei due sindacati. Fra gli altri ci sono il segretario generale della Uil Puglia, Gianni Ricci, e la segretaria nazionale della Cgil, Lara Ghiglione. Lo sciopero è stato indetto in 50 piazze italiane, in Puglia copre tutte e sei le province. Le rivendicazioni principali riguardano la politica industriale del Paese, le risorse per la sanità, la scuola, il servizio pubblico e la situazione dei sindacati.

«Il governo è sordo, assente e spesso anche bugiardo. Ci racconta una Paese da record, ma a crescere è solo il lavoro povero», ha detto Ricci. «Stiamo chiedendo al governo di invertire il senso di marcia - ha aggiunto - perché non abbiamo risposte: i salari sono troppo bassi, il potere di acquisto dei salari è eroso del 16 per cento». Ricci ha aggiunto che «chiediamo di rinnovare i contratti, di detassare gli aumenti contrattuali che verranno dalla stipulazione dei nuovi contratti».

Ghiglione ha evidenziato che la manovra di bilancio «è contro i lavoratori, i pensionati e i giovani. Si investe in armamenti, si decide di non tassare in maniera progressiva per trovare nuove risorse sulla sanità, mentre milioni di lavoratori avranno aumenti salariali del quattro per cento a fronte di un tasso di inflazione del 17». «Al ministro Salvini - ha aggiunto - che oggi ha voluto precettare i lavoratori dei trasporti, diciamo che anziché partecipare alle sagre dovrebbe occuparsi di garantire il diritto delle persone a muoversi 365 giorni l'anno».

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