Sabato 06 Settembre 2025 | 13:05

Dopo lo sblocco del Fsc lo sfogo di Fratelli d’Italia: «Emiliano a doppia faccia»

 
Redazione Primo Piano

Reporter:

Redazione Primo Piano

Dopo lo sblocco del Fsc lo sfogo di Fratelli d’Italia: «Emiliano a doppia faccia»

Il ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto, incontrerà lunedì le Regioni, le Province e i Comuni per proseguire il confronto sulla proposta di revisione del Pnrr inclusiva del nuovo capitolo REPowerEU approvata dalla cabina di regia e presentata in Parlamento il primo agosto

Sabato 05 Agosto 2023, 10:28

ROMA - Il ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto, incontrerà lunedì le Regioni, le Province e i Comuni per proseguire il confronto sulla proposta di revisione del Piano nazionale di ripresa e resilienza inclusiva del nuovo capitolo REPowerEU approvata dalla cabina di regia e presentata in Parlamento il primo agosto.

Intanto, in Puglia, si accende la polemica alla Regione rispetto alle proteste di Emiliano sulla ripartizione del Fondo di coesione e sviluppo (Fsc): «Non avevamo dubbi che anche questa volta il presidente Emiliano avrebbe mostrato la sua doppia faccia: una quella “istituzional” che partecipa alle riunioni istituzionali e l’altra a favore delle telecamere e dei giornalisti. Quest’ultima francamente imbarazzante per la cialtronaggine con la quale Emiliano fa affermazioni che non stanno né in cielo né in terra. Non a caso è l’unico governatore che ieri sera, al termine della riunione Cipess, ha farfugliato accuse verso il Governo talmente ridicole che nascondono un nervosismo palese: non può più fare delle risorse Fsc operazioni clientelari per alimentare un consenso elettorale». A parlare sono tutti i consiglieri pugliesi di Fratelli d’Italia (il capogruppo Francesco Ventola, Luigi Caroli, Giannicola De Leonardis, Antonio Gabellone, Renato Perrini e Michele Picaro) e il sottosegretario e coordinatore regionale di FdI, Marcello Gemmato.

«Facciamo chiarezza - proseguono gli esponenti Fdi - la delibera Cipess approvata ieri, che assegna alla Puglia 4,6 miliardi di euro di Fondi di Sviluppo e Coesione, non era una novità per il presidente Emiliano, perché era stata presentata a tutti i presidenti di Regione due settimane fa. Né in quell’occasione, né ieri durante la riunione, Emiliano ha mai detto nulla sul presunto scippo alla Puglia di 160 milioni di euro. Lo dice solo ieri sera ai giornalisti, ma mai nelle sedi istituzionali». «E allora - concludono - noi oggi lo sfidiamo a mostrarci un solo atto ufficiale da dove risulta che il precedente Governo avesse assegnato questi 160 milioni di euro in più. Perché quello che sfugge a Emiliano è che questi sono argomenti seri e non chiacchiere al bar, alle quali lui è abituato»

«Ora è tutto molto chiaro. Al governo di questo Paese di ridurre le disuguaglianze sociali e territoriali accorciare il divario nord sud non interessa un bel nulla. Lo avevamo intuito già con il definanziamento di progetti del Pnrr inerenti la medicina di base, le aree interne, gli asili nido, ora, dopo la delibera del Cipess che sblocca per la Puglia 4,6 miliardi di euro di risorse del Fsc 2021-2027 e non ci permette di utilizzarle per welfare, servizi sociali, contrasto alla povertà, cultura, ricerca e formazione, è di una evidenza imbarazzante». Al coro di polemiche si aggiunge anche il presidente di Legacoop Puglia, Carmelo Rollo, dopo lo sblocco del governo del Fondo di coesione e sviluppo.

«Dopo una verifica durata mesi - continua Rollo - con la sua proposta il ministro Fitto in un colpo solo ha chiarito, ove mai non lo fosse già, un preciso disegno: centralizzare il controllo delle risorse e bypassare l’autonomia delle regioni. Per sbloccare i fondi sarà necessaria la sigla di accordi tra la Presidenza del Consiglio e le singole Regioni che dovranno illustrare progetti, modi e tempi di realizzazione. Tradotto: le regioni non toccano più palla, eseguono».

«Si sta smobilitando una fetta di Paese - conclude Rollo - e noi rappresentanti del mondo delle piccole e medie imprese che sono l’ossatura dei servizi alla persona, non possiamo permetterlo. Non staremo a guardare e faremo valere le nostre ragioni in tutte le sedi opportune. I dati Istat rispetto all’aumento della popolazione anziana, per esempio, ci danno ragione. Mi chiedo se il ministro Fitto si sia posto il problema di come saranno finanziati gli interventi a favore della popolazione anziana».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)