POTENZA - «Su sua esplicita richiesta», la Regione Basilicata parteciperà al «Programma per il supporto al rafforzamento della governance in materia di riduzione del rischio ai fini di Protezione civile 2016-2021», «da cui era stata inizialmente esclusa».
Lo ha annunciato l’ufficio stampa della giunta regionale, spiegando che «il Programma è finanziato dal Pon (Programma operativo nazionale) per un valore di circa 13 milioni di euro e inizialmente prevedeva la partecipazione di Campania, Puglia, Calabria e Sicilia. Si tratta di un progetto pilota i cui risultati verranno successivamente estesi alle altre regioni italiane. Il
Programma riguarda la prevenzione dei rischi sismico e idrogeologico e prevede oltre ad attività di pianificazione integrata nei 2 ambiti, anche azioni relative ai sistemi di allertamento preventivo, ai piani di emergenza comunali, alla formazione, alla informazione della popolazione, alla implementazione dei presidi di sicurezza territoriali, all’accertamento della pericolosità sismica con il dettaglio della scala urbana e ai relativi sistemi di gestione delle emergenze a seguito di terremoti».
Secondo l’assessore regionale alle infrastrutture, Nicola Benedetto, «il Programma Pon Governance è importante per la Basilicata perché investe sulla sicurezza dei cittadini e sul futuro del nostro territorio. La Banca Mondiale dimostra che il ritorno sugli investimenti nella prevenzione delle catastrofi si colloca tra il 400 e il 700 per cento».
Nell’esprimere la sua «soddisfazione, il presidente della Regione, Marcello Pittella, ha detto che «la partecipazione della Basilicata al Pon Governance nazionale rafforza ulteriormente le politiche regionali di mitigazione e gestione dei rischi naturali. Mentre stiamo concretamente agendo sul fronte delle politiche strutturali di mitigazione del dissesto idrogeologico con i fondi del prestito Bei e la sponda del Fondo di Coesione Sociale con una ottantina di interventi in corso di avvio, operiamo con lo stesso impegno, come nel caso del Pon Governance, sul versante delle politiche non strutturali, rafforzando la capacità di previsione e prevenzione del sistema di protezione civile e di resilienza del territorio regionale».