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Pittella: in Basilicata
no a privilegi di casta

 
Rita Schena

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Rita Schena

marcello pittella

Giovedì 06 Luglio 2017, 19:55

POTENZA - La Regione Basilicata vuole «sgomberare il campo dai sospetti e ridurre il solco tra istituzioni e cittadini, in un momento nel quale è necessario rafforzare la coesione sociale e la tenuta del sistema democratico»: per questo motivo «si ritiene opportuno proporre la revoca delle modifiche, approvate nella riunione del Consiglio regionale dello scorso 27 giugno, alla legge regionale del 2002 sui vitalizi». Lo ha detto il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella (Pd), nel corso della riunione del Consiglio regionale che si sta svolgendo a Potenza e durante la quale l’abrogazione è stata approvata a maggioranza con l'astensione del presidente dell’assemblea, Franco Mollica (Udc).

Con la modifica del 27 giugno si precisavano i termini di contribuzione per i vitalizi dei consiglieri regionali in carica nella precedente legislatura (la Regione ha abrogato i vitalizi dalla legislatura in corso).
«Nell’immaginario collettivo - ha proseguito Pittella - ci sono parole ormai impronunciabili a sentire le quali, al di là del contesto nel quale vengono utilizzate, si crea un effetto urticante che prescinde da qualunque ragionamento di merito».
«La parola 'vitalizi' - ha concluso Pittella - è sicuramente una di queste. E lo scalpore mediatico innescato dalla recente modifica alla legge 38 del 2002 approvata dal Consiglio regionale nella seduta dello scorso 27 giugno ne è la prova più evidente. Perché una norma che è stata votata per disciplinare con maggior rigore un istituto giuridico esistente, senza ulteriori oneri a carico del pubblico erario, è apparsa agli occhi dell’opinione pubblica come un intollerabile privilegio di casta, da bollare senza appello, a scapito di qualunque ulteriore, approfondita riflessione».

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