Coronavirus in Basilicata, 62 positivi e 2 decessi. Regione resta in zona gialla
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Contro la riforma
13 Aprile 2017
La difesa del giusto processo, perché «ci sono punti della riforma che non possono essere condivisi, a partire dal voto di fiducia che il Governo ha posto sul testo, per evitare il democratico confronto parlamentare su temi cruciali», la separazione delle carriere e le carenze di organico nella magistratura: sono questi alcuni dei motivi alla base di un presidio organizzato, stamani a Potenza, davanti alla sede del Palazzo di Giustizia, dai rappresentanti delle Camere penali e dell’Ordine degli avvocati del capoluogo lucano.
Gli avvocati hanno quindi previsto un nuovo periodo di astensione dal 2 al 5 maggio, che si aggiunge a quello proclamato in questi giorni. I temi principali della protesta - ha detto il presidente della Camera penale distrettuale della Basilicata, Giuseppe D’Addezio - riguardano, tra l’altro, l'allungamento dei tempi di prescrizione, «perché i processi vanno fatti subito, e non allungati, poiché si crea un pregiudizio per l’imputato e per la parte offesa», e il processo in videoconferenza, «in quanto l’imputato deve essere presente in aula, al fianco del suo avvocato». A questo si aggiunge l'impegno per il referendum: il 4 maggio inizierà la raccolta delle firme in tutta Italia, attraverso 130 Camere penali, per arrivare alla consultazione sulla separazione delle carriere: questa «è una vicenda che va avanti da oltre 20 anni, ma non siamo riusciti a sbloccarla. E’ importante - ha concluso D’Addezio - avere questo elemento di separazione, perché finalmente le parti, il pm e la difesa, potrebbero essere finalmente sullo stesso piano e davanti a un giudice finalmente terzo».
Per quanto riguarda la Basilicata, secondo uno dei componenti dell’Ordine degli avvocati di Potenza, Cristiano Cuomo, i problemi sono «gli stessi che colpiscono gli altri Tribunali italiani, ovvero una carenza di organico della magistratura, con una magistratura onoraria che supplisce a tutti i problemi di quella ordinaria, e anche per questa categoria sono previsti giorni di astensione dalle udienze. Potenza resta infine un 'Tribunale di serie B', di passaggio, con magistrati che dopo un paio di anni di permanenza vanno via e quindi abbiamo in questo senso una serie infinita di problemi». (
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