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Potenza sempre più povera: la Caritas lancia l’allarme

Potenza sempre più povera: la Caritas lancia l’allarme

 
ANTONELLA INCISO

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ANTONELLA INCISO

Potenza sempre più povera: la Caritas lancia l’allarme

Disagi economici e sociali, aumentano le richieste di aiuto

Martedì 25 Novembre 2025, 13:39

Sempre più poveri. A Potenza le condizioni di disagio e di povertà economica e sociale aumentano. Tanto che in un solo anno le richieste di aiuto alla Caritas sono cresciute di circa il 10 per cento. Una percentuale importante che si lega ad uno scenario diversificato considerato che a chiedere sostegno non sono solo persone in difficoltà ma anche famiglie monoreddito e pensionati. Una platea ampia che i volontari dell’organismo pastorale conoscono bene, assistendo nel capoluogo circa 2mila persone nei 14 Centri di ascolto e 250 famiglie nel solo Centro di Bucaletto, una delle zone periferiche della città. ”Le richieste di aiuto sono aumentate del 10% in un anno in città. Un numero non trascurabile perché la città da sempre registra impennate di aiuto differenti. Potenza è un unicum, rispetto agli altri 25 comuni essendo le altre comunità più piccole ci sono bisogni differenti e richieste di natura economica diverse”, commenta Giorgia Russo, referente dell’Osservatorio diocesano sulle povertà.

Nei prossimi giorni, la Caritas presenterà il suo report e proprio in base a questo, tra dati ed analisi, emerge come a Potenza “più che registrare una impennata di richieste di aiuto perché il numero è il leggera crescita” si registra “un cambiamento sostanzioso nella mappatura dei bisogno” .”Sono peggiorate notevolmente le condizioni di vita delle persone che noi accudiamo. Sono peggiorate perché è difficile che qualcuno venga a chiedere aiuto solo per un problema di tipo economico. Le persone che vengono da noi hanno una multi-problematicità dovuta al contesto – aggiunge Giorgia Russo - Il loro contesto di riferimento è difficile oppure ha ulteriori problematiche connesse alla loro storia di vita e familiare: problemi di salute che possono riguardare un familiare, problemi di salute che possono essere improvvisi, problemi di accesso ai diritti di rivendicare specifiche prestazioni pensionistiche o problemi relativi al lavoro. Registriamo da un treinnio il costante aumento di persone che pur avendo una occupazione si rivolgono alla nostra rete perché il loro reddito è insufficiente, e non riescono a far fronte alle spese ordinarie”. Insomma, problematiche diverse e figure diverse, come nel caso dei pensionati, le cui richieste non sono solo di natura economica.

“Per quanto riguarda i pensionati continuano a crescere le persone over 65 che si rivolgono a noi, ovviamente non solo per questioni di natura economica. Il problema degli anziani porta con sé un problema sociale, di solitudine, di isolamento – sottolinea la referente dell’Osservatorio - C’è la difficoltà a far fronte alle spese ordinarie perché le pensioni, comprese quelle sociali, sono minime ed ovviamente c’è il carico relativo alla cura ed ai loro problemi di salute. Si tratta in molti casi di anziani che non hanno la rete familiare o perché non hanno figli o perché i figli vivono fuori. Generalmente la richiesta attiene al sostegno materiale, ma anche all’aiuto nel fare domande, nel presentare richieste per avere l’invalidità”. Ambiti variegati che confermano la complessità del fenomeno della povertà. “E’ un fenomeno complesso che non si risolve solo con l’erogazione di denaro e di cibo. Serve accompagnare queste persone, serve riuscire a disegnare percorsi ed avere una attenzione particolare a relazione ed inclusione sociale e fornire opportunità per costruire rete di relazione attorno a persone che sono sole” conclude Giorgia Russo, non senza sottolineare come “Potenza sia una città che sta diventando più povera” ma anche “un esempio dell’esclusione sociale e dell’impoverimento che si vive oggi”.

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