L’obiettivo è contrastare l’abbandono indiscriminato di rifiuti. Una vera e propria piaga, acuitasi negli ultimi tempi, di cui sono vittime, in particolar modo, le contrade. La riorganizzazione della raccolta differenziata nelle aree periferiche del capoluogo punta a questo. A riprendere un percorso virtuoso ed a combattere i conferimenti non conformi. Un nuovo percorso, dunque, che vedrà l’avvio lunedì con la distribuzione dei cestini in cui raccogliere i rifiuti per arrivare al 5 gennaio con l’avvio ufficiale della raccolta porta a porta in nove contrade del capoluogo. Un sistema rinnovato, dunque, che rappresenta un tassello fondamentale del servizio di raccolta differenziata che l’Acta, la municipalizzata del Comune di Potenza, porterà avanti nei prossimi mesi ridefinendo gli interventi in tutta la città. Dal Centro storico alle tante periferie. “Il 5 gennaio la raccolta “casa casa” partirà in nove contrade. Si tratta di un servizio sperimentale che porteremo avanti fino ad aprile e che interesserà 6mila abitanti per un totale di 2200 famiglie – sottolinea l’amministratore unico dell’Acta, Ignazio Petrone – Si raccoglierà secondo un calendario stabilito”. Un calendario che seguirà quello che viene impiegato in città per la raccolta dei diversi materiali. Intanto, in preparazione del nuovo sistema di raccolta i cittadini possono prepararsi con il recupero dei cestini destinati ai diversi materiali presso il Centro sociale di Malvaccaro, la scuola di Rione Rossellino, la sede della Croce Rossa di Macchia Romana. “Inizieremo da lunedì la distribuzione dei tre cestini da tenere ed andremo avanti per una settimana. In ogni caso, ci sarà il cestino dell’organico e due cestini più grandi da esporre all’esterno per la carta, il vetro, la plastica o l’indifferenziata” aggiunge ancora Petrone che, da giorni, sta girando con il sindaco Telesca le diverse contrade per illustrare i dettagli della raccolta. “Abbiamo tenuto diverse riunioni ed abbiamo spiegato il servizio, acquisendo anche le sollecitazioni dei cittadini sul compostaggio. Naturalmente, il servizio man mano che andrà avanti avrà dei correttivi – continua l’amministratore dell’Acta - Nel 2026 estenderemo il servizio ad altre 31 contrade fino a raggiungere tutti i 22mila abitanti. Questo ci consentirà di togliere i bidoni stradali che sono oggetti di conferimento indiscriminato”. Questi i progetti per le aree periferiche, dunque. Ma novità arriveranno anche per il resto della città: “appena approvato il piano industriale metteremo i cassonetti intelligenti nei diversi rioni e poi procederemo nella città con soluzioni miste. Dal 5 gennaio, poi, partiremo anche con il ritiro a domicilio dei rifiuti ingombranti ” assicura Petrone che ufficializzerà il suo Piano industriale a gennaio, a cui seguiranno le osservazioni e le possibili modifiche da parte delle Commissioni e del Consiglio comunale. Una volta concluso l’iter amministrativo, quindi, il Piano potrà diventare operativo e cambiare il volto dell’Acta e dei suoi servizi. Almeno questa è l’obiettivo.
Una vera e propria piaga, acuitasi negli ultimi tempi, di cui sono vittime, in particolar modo, le contrade
Domenica 23 Novembre 2025, 09:51
















