Dopo due anni e mezzo di lavori e circa tre milioni di spesa, ha riaperto le sue porte, nel pomeriggio a Potenza, la 'Villa del Prefetto', bene culturale dal 2016, monumento storico e strategico per la città capoluogo lucano.
A seguito di una serie di finanziamenti andati a vuoto o non bastevoli, attraverso il Pnrr i lavori sono stati finanziati per due milioni di euro dal Ministero della Cultura, su richiesta della Provincia di Potenza, e per 1,2 dai fondi Po Fesr (per la realizzazione delle opere murarie). I lavori edili hanno interessato i percorsi, gli impianti e gli elementi di rilievo architettonico; altri interventi sono consistiti in operazioni specialistiche per l’eliminazione di pericoli e per la tutela delle essenze arboree e delle aree verdi, mai eseguiti fin dalla realizzazione originaria del giardino. Grazie all’intervento Pnrr, oltre a ultimarsi le lavorazioni edili e i restauri, si è potuto puntare all’effettiva riqualificazione della componente vegetale.
La Provincia di Potenza ha raggiunto quindi l’obiettivo di rimettere in funzione la pregiata Villa, a lungo trascurata a dispetto della sua importanza monumentale e della strategica posizione nel centro storico della città, e di elevarne gli standard di fruizione.
Tra le altre novità apprezzabili: 177 specie arboree, a cui ne sono state aggiunte altre 20 nuove, oltre quattromila nuovi elementi vegetali, un piccolo 'giardino botanico', visitabile anche a scopo didattico e di ricerca, un chilometro di ringhiere, un sistema automatizzato d’irrigazione con reimpiego delle acque meteoriche, 160 punti luce tra aerei e interrati, automazione degli ingressi, impianto audio, videosorveglianza, ricariche per bici elettriche, una microcar per persone con disabilità, un’applicazione in 'realtà aumentatà, approntata sulla base di uno storytelling definito dalla Provincia, che mette in evidenza la Villa del Prefetto in relazione al contesto urbano