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Potenza, riapre questa sera Torre Guevara con la piazza

 
Nico Basile

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Nico Basile

Potenza, riapre questa sera Torre Guevara con la piazza

Conclusi i lavori della Provincia, le novità per visitarla

Giovedì 18 Luglio 2024, 11:10

POTENZA - Una impronta sulla storia, un’esperienza unica nella grande piazza dei Guevara, famiglia a capo della contea di Potenza nel 1400. Restituita e integrata nella città e pronta finalmente a proiettarsi nel futuro. Riapre al pubblico con cerimonia alle ore 19, l’area antistante la Torre Guevara: l’antica postazione di vedetta risalente al IX d.C., posta nell’estremità est del centro storico, rimasta in piedi nonostante i tanti terremoti e oggetto di restauri e iniziative culturali. Sui 3 mila metri quadri che la circondano, effettuato un importante progetto di riqualificazione da parte della Provincia di Potenza con il coinvolgimento attivo del Comune capoluogo e della Regione Basilicata per 1,2 milioni di euro, integrato con 198 mila euro di risorse provinciali. Nel 2022 l’abbattimento dell’edificio scolastico ex Ragioneria - creato dopo la demolizione negli anni 50’ del primo ospedale - poi l’avanzamento dei lavori per mutarne il volto.

“L’area non è mai stata realmente aperta – ha detto il progettista Enrico Spera, dell’Ufficio Edilizia e Patrimonio della Provincia. Erano presenti più edifici, realizzati dall’Alto Medioevo con la torre, più alta dei 20 metri attuali, poi locali in epoca aragonese, nel 1621 ceduti dalla contessa Beatrice de Guevara ai Frati Cappuccini con l’edificazione di un convento, una chiesa dedicata a San Carlo Borromeo, parente dei de Guevara. Luogo di cura degli infermi che tra fine 800’ e inizio 900’ diventò un vero e proprio ospedale in stile Liberty. Oggi abbiamo costruito questo “vuoto” di 900 metri quadrati – ha aggiunto - intenzione di segnare l’assenza dell’edificio, in aggiunta mille metri quadrati di verde. L’obiettivo non era di costruire un parco ma una piazza, dove far conoscere la consistenza materica e fare ammenda sugli edifici abbattuti. L’esperienza è anche virtuale per richiamarne la storia”. A parlarne è Michele Scioscia della società Effenove che ha realizzato “Al chiuso ci sono cinque sedute – ha detto – veri scrigni di tecnologia in 3D. Indossato il visore meta quest 3, per 6 minuti si potrà viaggiare dall’alto su Potenza e poi scoprire l’area intorno alla Torre Guevara. All’esterno, mediante tablet, basterà puntare la pavimentazione con “lastre iconiche” e avere la realtà aumentata di 4 scene cardine. Inoltre, scaricabile una app digitale che mappa il centro storico con 30 luoghi d’interesse. La sceneggiatura è stata scritta dalla guida abilitata Rosario Angelo Avigliano, voce narrante Dino Becagli”. La parte virtuale sarà visitabile su richiesta, 4 ore giornaliere, mediante il Museo Archeologico provinciale. In futuro, ARLAB coinvolgerà giovani imprenditori per una gestione ai fini culturali.

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