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Basilicata, medici in fuga: a Lagonegro resta deserto anche il Pronto soccorso

 
Giovanna Laguardia

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Giovanna Laguardia

Basilicata, medici in fuga: a Lagonegro resta deserto anche il Pronto soccorso

Il Tribunale del malato: «Comuni come Laurenzana, Vietri di Potenza, Monticchio Bagni, Abriola, Spinoso, Baragiano, Missanello, Rotonda, privi di assistenza sanitaria»

Domenica 05 Novembre 2023, 13:28

POTENZA - Interi paesi senza medici. E dottori che «fuggono» in massa verso ospedali extraregionali. L’allarme per i presidi sanitari scoperti in provincia di Potenza rimbalza da Laurenzana a Lagonegro, da Abriola a Rotonda. E in tanti altri comuni ancora.

Cgil e Spi Cgil denunciano comuni privi di qualsiasi forma di assistenza. Mentre il Tribunale dei diritti del malato chiede di fare luce sull’esodo di sei medici dal pronto soccorso di Lagonegro a Sapri. «Comuni come Laurenzana, Vietri di Potenza, Monticchio Bagni, Abriola, Spinoso, Baragiano, Missanello, Rotonda, solo per citarne alcuni privi di ogni forma di assistenza sanitaria - denunciano la segretaria generale della Fp Cgil Giuliana Scarano e il segretario regionale dello Spi Cgil Basilicata, Angelo Summa - e comuni nei quali i medici di medicina generale presenti non sono sufficienti a coprire l’intero fabbisogno assistenziale della popolazione. Emblematico il caso di Avigliano. I residenti devono afferire ai medici delle frazioni circostanti e su un vasto e frastagliato territorio che conta ben 72 frazioni e grossi problemi di viabilità». L’Agenas in un recente studio aveva già segnalato che il numero di medici di famiglia in servizio in Basilicata è diminuito significativamente da 475 nel 2019 a 435 nel 2021. A questi si aggiungono i medici che sono andati in pensione nel 2022 e a quelli che andranno in pensione nel 2023. L’analisi di Agenas prevede che 148 dei 435 medici di medicina generale lasceranno la professione entro il 2025, con solo 112 nuovi medici in entrata, risultando in un saldo negativo di 36 unità. Un quadro basato sulla ottimistica ipotesi che tutti i 112 medici in formazione rimarranno in Basilicata. Intanto l’assegnazione delle zone carenti resta al palo con sole 19 delle 67 zone carenti assegnate e 48 ancora scoperte.

Intanto è scoppiato il «caso» Lagonegro: le sezioni del Tribunale per i diritti del Malato di Lagonegro e Lauria «esprimono forte preoccupazione per la situazione che si verrebbe a determinare al Pronto soccorso dell’Ospedale di Lagonegro a seguito delle dimissioni di tutti e sei i medici che ne assicuravano la piena funzionalità». I medici andranno all’ospedale di Sapri. «Con il rischio di chiusura del pronto soccorso di Lagonegro – denunciano Francesco Brigante e Davide Carlomagno, delle sezioni di Lagonegro e Lauria del Tribunale dei diritti del malato - la nostra area, già notoriamente disagiata, rimarrebbe priva di un servizio vitale per assicurare la tutela della salute di tutti». Di qui la sollecitazione alla politica «a scongiurare, con immediatezza, il rischio di chiusura del pronto soccorso» che, tra l’altro, determinerebbe, il depotenziamento dell’intera struttura ospedaliera di Lagonegro».

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