POTENZA - Super bonus o super flop? Il provvedimento che avrebbe dovuto rilanciare il settore edilizio e permettere la rigenerazione del patrimonio abitativo, rischia di rimanere incagliato nelle secche della burocrazia oppure impantanato nella melma dei procedimenti finanziari. In Basilicata, e in particolar modo nella città di Potenza, cantieri bloccati ed abbandonati con tutte le impalcature rischiano di diventare la normalità. E i cittadini scendono sul piede di guerra.
«Come Federconsumatori - spiega il presidente regionale dell’associazione, Michele Catalano - siamo alle prese con un'ondata di richieste per aprire contenziosi con professionisti, general contactor e imprese che hanno avviato le pratiche per condomini o privati, ma non sono stati in grado di portarle avanti le pratiche, facendo perdere l'occasione del Superbonus, o, peggio, hanno lasciato i lavori a metà, non hanno ottenuto la cessione del credito, oppure hanno lasciato i ponteggi lì. Un problema, quest’ultimo, che riguarda soprattutto il bonus facciate. La casistica che riceviamo è la più svariata: si parte con le contestazioni ai professionisti sugli studi di fattibilità approssimativi, poi c'è l'aspetto del cantiere che non parte, intanto gli interventi finanziati con il 110% si riducono e magari salta anche la possibilità di cedere il bonus all'impresa o a una banca. Si finisce con l'abbandono dei ponteggi, montati in fretta e furia, e con gli operai che spariscono senza che nessuno sappia niente. I cittadini si rivolgono a noi per verificare se ci sono le condizioni per una richiesta di risarcimento». Per monitorare la situazione Federconsumatori Basilicata ha anche lanciato un sondaggio, che riguarda in maniera particolare i condomini, per verificare, laddove i lavori si siano interrotti, la correttezza delle operazioni preliminari e lo stato dell’arte dei cantieri. I casi sono tanti, anche perché nel 2022 la corsa al superbonus non si era affatto fermata. Secondo i dati del ministero della Transizione ecologica, diffusi da Bankitalia qualche settimana fa, nel corso della presentazione dell’aggiornamento congiunturale sull’econonomia lucana, a fine settembre in Basilicata erano state depositate circa 3400 asseverazioni riguardanti il Superbonus 110%. Un valore triplo di quello registrato l’anno precedente, con un importo totale degli investimenti ammessi a detrazioni pari ad oltre 700 milioni d euro con un importo medio per ciascun investimento pari a 220mila euro (contro una media nazionale di 197mila).
L’enorme mole di pratiche arrivate negli uffici dei Comuni potrebbe essere stata una concausa delle difficoltà che si registrano oggi? Nella città capoluogo di regione smentiscono decisamente questa possibilità. «I nostri uffici - dice l’assessore all’Urbanistica del Comune di Potenza Antonio Vigilante - hanno viaggiato ad un ritmo di pratiche evase addirittura superiore alla media nazionale. Il problema è stato che le verifiche tecniche, pur necessarie, non erano però sufficienti ad assicurare il buon esito delle pratiche che spesso si sono arenate sullo scoglio del credito di imposta che non trova copertura». Allo sportello Superbonus del Comune di Potenza, dal primo gennaio 2021 ad oggi sono state presentate 864 pratiche Superbonus, di cui 670 Cilas da quando è stata introdotta questo tipo di titolo autorizzativo, ad agosto del 2021.