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Report Basilicata, preoccupano i dati sull’obesità: 4 bambini lucani su 10 in sovrappeso

 
Gianluigi De Vito

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Gianluigi De Vito

Report Basilicata, preoccupano i dati sull’obesità: 4 bambini lucani su 10 in sovrappeso

È un cazzotto allo stomaco la fotografia che mette sulla bilancia l’infanzia della Basilicata sulla base dei numeri 2019 di Okkio alla Salute, il report dell’Istituto superiore della sanità

Martedì 11 Ottobre 2022, 14:56

16:57

MATERA - Tanto piccola come la Valle d’Aosta. Ma tre volte più grassa nella sua anima baby. Quattro bambini lucani su dieci sono in sovrappeso o sono obesi.

È un cazzotto allo stomaco la fotografia che mette sulla bilancia l’infanzia della Basilicata sulla base dei numeri 2019 di Okkio alla Salute, il report dell’Istituto superiore della sanità. Lo «scatto» rimbalza dai medici lucani dell’Associazione italiana di dietetica e nutrizione clinica (Adi) nell’Obesity day, celebrato ieri. Nella hit parade di chi frequenta la scuola primaria, e stringendo il campo ai bambini di otto anni, la Basilicata occupa il non invidiabile quinto posto, con il 35,9% di tasso di sovrappeso-obesità-obesità grave. Peggio ancora se il dato viene ristretto alla sola obesità: 13%.

E non consola il fatto di essere la regione del Sud messa meno peggio. La classifica sbatte in cima la Campania alla quale seguono Calabria, Puglia e Sicilia. Vero. Ma va considerato che per essere una regione «piccola» anche nei numeri dei suoi «piccoli», il 13% di bimbi obesi è un tasso insopportabile e che allarma. Prima di tutto perché è di quattro punti più alto della media nazionale (9,4%). Poi perché la cifra è davvero tanto distante dalle realtà omogenee, come la Valle d’Aosta, appunto, la provincia di Bolzano o quella di Trento.

E dire che il numero non racconta tutto. Ed è anche per questo che Carmela Bagnato, 64 anni, nefrologa e nutrizionista clinica attiva a Matera, segretario nazionale dell’Adi, ci mette un attimo a inquadrare la pallida partita delle cifre e la necessità di invertire la rotta: «Il Sud ha il triste primato dei bambini più obesi d’Europa e la Basilicata quello dellla regione con i bambini tra i più sedentari. Significa che dobbiamo incidere sull’alimentazione scorretta e sulla vita sedentaria, fattori che aumentano il rischio di malattie croniche non trasmissibili». È c’è un elemento che preoccupa piùà del numero: «Si arriva alla cura solo grazie ai pediatri perché i genitori non hanno la percezione dell’obesità. Evidentemente siamo una regione in cui, nei paesi ma anche in città, “grasso è bello”, frutto forse di un’eredità storica di povertà e scarse risorse. Ma rattrista constatare che i figli delle famiglie disagiate sono più obesi di quelli di famiglie più abienti e che la percentuale più alta è quella dei bambini i cui genitori hanno titoli di studio bassi, rispetto ai figli dei laureati».

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