POTENZA - Quando le transenne provvisorie diventano definitive, o quasi. Sono tante, nella città di Potenza, le strade dove le delimitazioni apposte nell’emergenza, dopo un incidente, un piccolo smottamento o il cedimento di una ringhiera, sono rimaste lì per mesi o addirittura anni, in attesa che la burocrazia compisse i suoi lentissimi passi.
VIA PONTE SANT'ANTONIO Un caso emblematico è quello che riguarda via Ponte Sant’Antonio, alla periferia Nord-Est della città. Il piccolo viadotto da cui la strada prende il nome è stato danneggiato a causa di un incidente automobilistico alla fine del 2020. La vecchia ringhiera di protezione venne abbattuta da un’auto sbandata probabilmente a causa del maltempo. Il viadotto, che taglia a metà la strada dove ci sono numerose villette, venne inizialmente chiuso in via precauzionale in attesa delle verifiche, e poi riaperto a senso unico alternato durante la primavera successiva, con delle transenne provvisorie come barriere. Ma le barriere, nonostante le numerose segnalazioni dei cittadini e le denunce dalle pagine della Gazzetta sono ancora lì. «Ancora per poco - assicura l’assessore alla viabilità Massimiliano Di Noia - perché abbiamo affidato i lavori e stiamo solo aspettando le ultime verifiche sulla documentazione della ditta prima di dare il via alla riparazione del ponte».
LA GRADINATA DI VIA DELL'EDERA Anche in via dell’Edera la chiusura con transenne è diventata ormai pluriennale. Già nel settembre del 2020 la Gazzetta denunciava la chiusura ai pedoni, risalente a diversi mesi prima, della gradinata che si trova nella parte bassa di Montereale e che costituiva un comodo accesso alla sottostante via Vaccaro. Oggi la situazione non è cambiata. E in molti, tra i più giovani e atletici, non rispettano il divieto, scavalcano le transenne e continuano a utilizzarla.
VIA ISCA DEL PIOPPO Transenne anche sul ponte che collega via Isca del pioppo con via del Gallitello, nei pressi della stazione ecologica dell’Acta. Anche in questo caso, i ripari provvisori applicati al posto di una ringhiera di protezione saltata, sono diventati ormai parte del paesaggio e nessuno ci fa più caso. La vicenda fu denunciata dalle pagine della Gazzetta circa un anno fa, ma da allora ad oggi nulla è cambiato.
PICCOLI RATTOPPI Questi sono i casi più eclatanti. Ma in tutta la città non mancano altre situazioni in cui le transenne provvisorie sono diventate ormai definitive. Ecco qualche esempio: le transenne sullo snodo viale Marconi-ponte Musmeci - via Vaccaro, ben visibili da chi imbocca la rampa che da via Vaccaro sale verso la rotatoria di via Vaccaro. E ancora, una transenna in via Vaccaro, poco prima dell’incrocio con viale Dante. Una transenna da qualche tempo ripara anche la ringhiera di protezione in via Vescovado. Altre transenne sulla scalinata sovrastante via IV novembre. Proteggono ben poco e sono un pugno in faccia al decoro della città.