Il «rientro nelle casse pubbliche» nel 2021, a seguito della «vigilanza sull'attività di esecuzione delle sentenze», è pari a 5,3 milioni di euro, «un netto balzo in avanti (più 799 per cento) rispetto al corrispondente dato più significativo del 2020 (598.747,76)": sono i dati diffusi dal procuratore regionale della Corte dei Conti, Vittorio Raeli, nel corso della cerimonia per l’inaugurazione dell’anno giudiziario della Corte dei Conti di Basilicata, che si è svolta stamani, a Potenza.
«Facendo proprio un indirizzo della Procura Generale di Roma - ha spiegato Raeli - questa Procura ha cercato di dare una corsia preferenziale alle frodi all’Unione Europea, perché sono fattispecie di notevole impatto finanziario e al tempo stesso per far fronte anche al futuro lavoro che ci proverrà sicuramente dall’attuazione del Pnrr».
«Allo stato attuale - ha aggiunto - posso dire che le vertenze che sono state aperte e che sono in corso di istruttoria sono abbastanza ridotte rispetto alle previsioni che avevamo fatto. Il problema, secondo me, si porrà per il Pnrr ma è ancora presto, non abbiamo vertenze aperte perché l’attuazione è in ritardo».
In totale, rispetto al 2020, sono 28 le istruttorie in meno che sono state aperte durante lo scorso anno; per quanto concerne le archiviazioni immediate - è scritto nella relazione del procuratore regionale - sono scese dalle 931 nel 2020 alle 781 del 2021. «Circa la partecipazione ai giudizi di responsabilità amministrativa, nel 2021 si registra un decremento del 6,25 per cento delle denunzie in danno che hanno dato luogo all’apertura delle istruttorie (420 procedimenti, a fronte di 448 procedimenti nel 2020 e di 748 nel 2019)».
Nella relazione di Raeli è stata dedicata una parte agli "inviti a dedurre": tra questo sono stati indicati come «degni di menzione», quelli per «indebita percezione di contributi comunitari finanziati dall’Unione Europea nell’ambito del Feoga, il cui importo contestato è di 1,2 milioni di euro e del Feasr, il cui importo contestato è, anche in tale caso, di 1,2 milioni di euro.
Inoltre, sempre tra gli inviti a dedurre, nella relazione è segnalato «un importo di 419.570,29, riguardo l’illecito affidamento dei servizi relativi alla gestione integrata della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro ad un soggetto esterno all’Azienda Ospedaliera regionale San Carlo di Potenza. Sempre in ragione del consistente importo di circa 1,5 milioni di euro - continua la relazione - si segnala l’ipotesi di danno contestata per le irregolarità relative all’intervento di recupero della struttura denominata 'Masseria Casino Padula', sita in Matera, realizzato con fondi a carico del Fesr, che sarebbe dovuta essere destinata a diventare centro polifunzionale di quartiere per l’erogazione dei servizi sociali».