POTENZA - «Una situazione di emergenza sociale si sta ripetendo da giorni a Palazzo San Gervasio (Potenza) e nell’Alto Bradano a causa dei soliti ritardi nei servizi di accoglienza dei lavoratori extracomunitari indispensabili agli agricoltori per la campagna di raccolta del pomodoro». La denuncia, in un comunicato, è dei dirigenti lucani della Cia (Confederazione italiana agricoltori).
Nel comunicato è evidenziato che «in contrada Matinelle è nata un’autentica baraccopoli con un centinaio di ragazzi che sono costretti a salire sui tetti per sistemarli alla meglio e che vivono in condizioni igienico-sanitarie che solo eufemisticamente si possono definire precarie. E ad altri numerosi extracomunitari si sono sistemati in casolari diroccati. Purtroppo - hanno aggiunto i dirigenti della Cia - gli imprenditori agricoli sono lasciati soli a fronteggiare l'accoglienza e fanno quello che possono ma certamente non sono in grado di risolvere queste problematiche».
Secondo l’organizzazione di categoria, «se vogliamo realmente contrastare il caporalato non si deve prescindere dai servizi di accoglienza che sono strettamente legati al reclutamento e al trasporto: è questa una vergogna che va rapidamente cancellata».