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Antonella Inciso
23 Settembre 2018
POTENZA - Nuove strategie, nuove scelte. Sul personale la Regione cambia. Cambia modalità di azione, cambia metodo. Con l’obiettivo di razionalizzare e ridurre i costi. A definire la nuova strada la governatrice e gli alti dirigenti della Presidenza della Giunta che, dopo la relazione sul giudizio di parifica da parte della Corte dei Conti ed una serie di contatti informali avviati proprio con i giudici contabili, hanno deciso di avviare un processo di riorganizzazione del personale non solo in Regione ma anche negli enti sub - regionali e nelle stesse Fondazioni che sono partecipate.
Insomma, si razionalizza, si riorganizza e nello stesso tempo si prova a mettere in moto la macchina amministrativa per definire alcuni provvedimenti attesi.
In particolare, il primo impegno riguarda il precariato. La scelta è di evitare assolutamente la creazione di altri precari, come avvenuto in passato. E questo si concretizzerà nello stop ad assunzioni con contratti atipici, a cominciare dai co.co.co. In questo modo non si creeranno nuove forme di precariato mentre i «precari storici» della regione potranno essere avviati verso la stabilizzazione.
Ma non è solo sul precariato che il governo regionale intende lavorare. Un altro provvedimento allo studio sarà legato al trasferimento di parte di personale che proveniente da altri enti è stato assorbito dalla Regione e che, ora, potrebbe essere nuovamente dirottato verso enti sub - regionali e Fondazioni. Questo per ridefinire e risistemare tutti gli enti che oggi dipendono dalla Regione, potenziando quelle strutture che ora si trovano a dover fronteggiare la carenza degli organici.
Un valzer di personale, dunque, che servirà a rafforzare le strutture carenti ed a riequilibrare quelle che con addetti in eccesso.
Sempre sul fronte personale, poi, resta confermata la linea avviata sui «comandati della politica». La Giunta non ha rinnovato e non rinnoverà i contratti dei comandati scaduti o in scadenza (a differenza di quanto fatto dal Consiglio regionale). Adeguandosi alle indicazioni della Corte dei Conti ma soprattutto riducendo i costi per il personale destinato alle segreterie politiche.
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