Potenza, tamponi a tappeto agli studenti nelle tende donate dal Qatar: Bardi chiede chiusura scuole
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Petrolio lucano
Pino Perciante
10 Settembre 2018
POTENZA - Non bastava lo stop alle prove di produzione: ora si addensano nubi anche sulla recente assunzione dei 30 giovani lucani. È una vera e propria bufera quella che si sta abbattendo in questi giorni a Tempa Rossa. Dopo la sospensione imposta da Regione e ministero dello Sviluppo alle prove di estrazione del petrolio, ora nel mirino sono finiti gli stage finalizzati all’assunzione di 30 nuovi addetti, tutti della Basilicata. Secondo i primi cittadini di Guardia Perticara e Gorgoglione, Angelo Mastronardi e Giuseppe Filippo, Corleto Perticara ha fatto il pieno accaparrandosi la metà dei posti messi a disposizione.
Agli altri solo le briciole. «Più della metà, 16 posti su 30, sono andati a Corleto, solo uno al mio comune», accusa il primo cittadino di Gorgoglione. Non è andata meglio al suo collega di Guardia Perticara: «Al mio comune solo due». Situazione analoga per entrambi i sindaci, vale a dire imbarazzo con i loro concittadini che reclamano un trattamento più equo. «Che Corleto faccia la parte del leone – afferma Filippo – ci può anche stare, quello che chiediamo è di avere rispetto per i paesi circostanti. C’erano ragazzi laureati con 110 e lode che sono stati scartati: è evidente che, se è successo questo, qualcosa non funziona. Alla fine si registra molta discordanza tra quello che diceva il bando e quello che sembra sia avvenuto. Non è possibile che a Corleto sono tutti bravi e il resto, al di fuori di Corleto, vengono considerati quasi una nullità».
Ma il motivo per cui i sindaci sono amareggiati è anche un altro: «Già quando è iniziato il cammino verso la selezione – spiegano Mastronardi e Filippo - correvano strane voci alle quali non avevamo dato molto credito pensando che fossero i soliti pettegolezzi, false notizie. Ed invece ora siamo costretti a ricrederci, visto anche il contenuto del volantino comparso in questi giorni a Corleto». Un volantino anonimo, però dettagliato, ricco di particolari, con nomi e cognomi di alcuni degli assunti, tra cui spunta anche quello di un consigliere comunale. I sindaci di Gorgoglione e Guardia confermano: «Che la maggioranza dei posti di lavoro andasse a Corleto era una notizia che correva già prima e durante le selezioni. Purtroppo, i sospetti spesso vengono confermati. Non sembra ci siano inesattezze nel volantino, abbiamo controllato. Siamo semplicemente esterrefatti per ciò che sta accadendo, perché, nonostante le varie inchieste, nulla è cambiato e forse nulla cambierà rispetto al passato».
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