FOGGIA - I due attentati dinamitardi compiuti la notte scorsa ai danni di altrettanti esercizi commerciali di Foggia e l’assalto di un commando nella sede della società Tnt con il furto della cassaforte, sono stati compiuti a pochi giorni dalla manifestazione che si svolgerà anche a Foggia il 21 marzo in occasione della Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.
Secondo la Cgil di Foggia, «gli ennesimi episodi testimoniano da un lato l’invasività dell’azione criminale a danno del sistema commerciale ed economico, dall’altro il grave disagio che vive la città capoluogo e l’intera provincia, dove cittadini, imprese e lavoratori non posso sentirsi al sicuro».
"Ieri nel presentare la Giornata della Memoria, a don Luigi Ciotti - ricorda il sindacato - è arrivato l’allarme delle imprese, restie ad investire nella nostra provincia a causa della pervasività delle organizzazioni criminali. Questo impedisce la crescita economica e la creazione di nuova occupazionale, quanto mai necessaria per dare risposte a una provincia in forte sofferenza».
Per il M5S, la notte scorsa a Foggia sono stati compiuti "atti gravissimi, non solo per commercianti ed imprenditori, ma per l’intero tessuto socio-economico della nostra città».
La sicurezza è uno dei pilastri del nostro programma di governo - dicono Rosa Barone, consigliera regionale pugliese e i neo parlamentari foggiani Rosa Menga, Marco Pellegrini e Giorgio Lovecchio - e garantire a chi investe sul territorio tutti gli strumenti di tutela necessari significa crescita per l’intera comunità. Non si può pensare che la chiusura anche di una sola attività commerciale, stremata e strozzata, non abbia ripercussioni negative sull'economia e sulla vivibilità della città». I pentastellati ricordano che un anno fa il Consiglio regionale pugliese ha approvato all’unanimità la mozione presentata dal M5S per l’istituzione di una sezione operativa della Dia e di una sottosezione dello Sco in provincia di Foggia.