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La banca: verso di noi accuse infondate

 
Rita Schena

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Rita Schena

Mercoledì 14 Marzo 2018, 19:08

BARI - «La Bnl ribadisce la totale legittimità dell’operato della Banca, del dott. Pignataro e degli altri dipendenti coinvolti, già attestato in diverse ordinanze pronunciate dal Tribunale civile di Bari, di cui l'ultima proprio nella giornata di ieri, 13 marzo». In una nota l'istituto di credito commenta le notizie sul coinvolgimento di tre funzionari Bnl (uno dei quali, Giuseppe Maria Pignataro, interdetto per un anno su disposizione della magistratura barese) nell’indagine sul crac della società pugliese Ferrovie del Sud Est.
«In particolare, la Banca e il dott. Pignataro - spiega Bnl - non hanno mai posto in essere alcuna condotta di bancarotta preferenziale, né hanno mai determinato con operazioni dolose il dissesto della società». L’istituto di credito parla quindi di accuse «nel merito destituite di ogni fondamento, come finora riconosciuto anche dall’Autorità giudiziaria civile, che ha pienamente riconosciuto le ragioni della Banca». Oltre all’inchiesta penale, infatti, la vicenda del crac Fse è finita dinanzi al Tribunale Fallimentare (oggi i creditori, compresa Bnl, hanno approvato la proposta di concordato) e al giudice civile. Fse ha citato nei mesi scorsi la banca chiedendo che non venissero riconosciuti i debiti della società nei suoi confronti (quantificati in circa 70 milioni di euro), ma il Tribunale ha dato ragione all’istituto di credito.
Nella nota la banca precisa, inoltre, che il provvedimento cautelare del giudice penale «ha escluso ogni coinvolgimento del dott. Pignataro in condotte di bancarotta fraudolenta per distrazione o dissipazione di somme di Ferrovie del Sud Est e ha riconosciuto come non consti che il dott. Pignataro fosse in relazione con Luigi Fiorillo o altri indagati per tali reati, né che abbia tratto vantaggi personali dai fatti ipotizzati a suo carico».

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