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Il preside: «Siamo sotto shock»

 
Rita Schena

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Rita Schena

Lunedì 12 Febbraio 2018, 13:52

FOGGIA - «Siamo tutti sotto shock e spaventati. Se ci affidano i loro figli è perché devono avere fiducia in noi». Così Ida Lasalandra, dirigente dell’istituto scolastico 'L.Murialdo' di Foggia dove sabato scorso il vicepreside è stato aggredito e picchiato dal genitore di un alunno che il giorno precedente era stato rimproverato.
Oggi nella scuola di via Ordona si è tenuta una riunione straordinaria del Consiglio di istituto. «La scuola è chiusa per le festività di carnevale ma tutti i docenti si sono in pratica autoconvocati - racconta la preside - per discutere di quanto avvenuto, ma tutti i docenti di Foggia si stanno confrontando sull'accaduto e intendono sensibilizzare l’opinione pubblica perché non accadano mai più fatti del genere».

«L'aggressione - racconta la preside - è stata molto cruenta. Il docente è stato colto alla sprovvista. Ha sentito voci concitate nel corridoio, ha aperto la porta dell’aula dove stava facendo lezione e ha visto nel corridoio un uomo che con prepotenza aveva eluso chi lo stava fermando ed era addetto al controllo degli ingressi. Quest’uomo ha raggiunto il vicepreside e lo ha colpito subito al viso, il docente è caduto per terra ed è stato colpito con calci allo stomaco». «Il docente non ha reagito anche perché c'era la porta dell’aula aperta e non voleva spaventare gli alunni».

Il figlio dell’aggressore, un ragazzino di 11 anni di prima media, avrebbe raccontato al genitore che era stato picchiato dal professore. «Il docente - racconta la preside - lo aveva invece richiamato e poi l’aveva preso per un braccio e lo aveva spostato perché rischiava di far cadere i compagni. Il padre del ragazzo anziché verificare la veridicità del racconto fatto dal figlio si è precipitato e ha aggredito il docente. Se ci fosse stato un dialogo si sarebbe risolto tutto». «I ragazzi - racconta ancora la preside - adorano quel professore e da quando è avvenuta l'aggressione gli stanno inviando messaggini incredibili, pieni di affetto».

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