TARANTO - «Stop al braccio di ferro fra Comune e Governo. No alle derive oltranziste di chiusura dello stabilimento Ilva, che non giovano a nessuno e servono solo ad esacerbare un clima già teso». E’ quanto auspica Confindustria Taranto, che in un nota, ritiene «queste due condizioni imprescindibili per poter continuare a dialogare in maniera costruttiva attorno alla difficile trattativa Ilva e poter quindi proseguire nel percorso già avviato con tanto impegno e lavoro da parte di tutti gli attori istituzionali».
Pur riconoscendo «le legittime istanze del primo cittadino - sottolinea l’associazione degli industriali - in ordine ad un maggior coinvolgimento della comunità rispetto alle procedure di aggiudicazione del complesso industriale, riteniamo, assolutamente inopportune le recenti dichiarazioni del sindaco rispetto ad una chiusura dello stabilimento Ilva, che per l'amministrazione comunale non rappresenterebbe più un tabù». Dichiarazioni «che - prosegue Confindustria - nemmeno un momento di particolare tensione emotiva può giustificare: riteniamo infatti che il diritto al lavoro e alla salute non si debba combattere con la chiusura ma - pur nell’autonomia dei giudizi - con provvedimenti e interventi condivisi e mirati. Una fabbrica chiusa produrrebbe solo il triplice e devastante effetto di non tutelare più la produttività, l’occupazione e soprattutto l’ambiente, visto che continuerebbe inesorabilmente ad inquinare, aprendo una pagina intollerabile per la città, in quanto ancora più difficile e dolorosa, come altri casi ampiamente documentati, come Bagnoli, vanno purtroppo a certificare».
Giovedì 01 Febbraio 2018, 14:23