(di Luca Laviola)
ROMA - Cinquanta case e stanze a disposizione degli sfollati del terremoto, trovate con una catena partita da un post su Facebook. C'è anche questa espressione di solidarietà di fronte al sisma che in Italia Centrale ha fatto quasi 300 morti e migliaia di senzacasa. Tutto è scaturito da un’avvocatessa romana di 38 anni, Benedetta Piola Caselli, «nel volontariato da quando avevo 16 anni».
«E' stata una reazione spontanea vedendo la gente che aveva perso tutto - dice -. Ho scritto un post chiedendo disponibilità ad ospitare gli sfollati, specie anziani e disabili, per farli stare il meno possibile in tenda prima che le istituzioni li sistemino meglio». In poche ore all’appello hanno risposto amici e conoscenti - alcuni a loro volta impegnati nel volontariato - e il passaparola ha prodotto una cinquantina di offerte di alloggio. «Arrivata a una trentina ho contattato la prefettura di Rieti e i Comuni e ho dato la nostra disponibilità - racconta Piola Caselli -. Hanno risposto che sono travolti dalle cose da fare, ma che ci faranno sapere». L’avvocatessa intanto era partita per le zone terremotate e nei campi oltre a lavorare come volontaria ha informato i responsabili dell’iniziativa. I primi ospiti potrebbero partire nei prossimi giorni. E i generosi benefattori si impegnano anche ad andarli a prendere.
A offrire case o stanze da Roma a Lecce a Mantova sono anche coppie che non navigano nell’oro o pensionati felici di poter aiutare chi ha perso la casa e non sa quando ne avrà un’altra, anche provvisoria. «Degli amici ricchi non si è fatto avanti nessuno», nota l’avvocatessa, figlia di un responsabile degli scout dell’Agesci che fu impegnato nei terremoti in Friuli e in Irpinia. Piola Caselli è conquistata dall’efficienza delle tendopoli della Protezione civile, racconta su Fb di aver dormito in macchina e si preoccupa per quando farà freddo davvero per i terremotati. «Per questo vorremmo portarne il più possibile provvisoriamente nelle case che abbiamo trovato», dice. Non per sostituire lo Stato, ma per dimostrare che la solidarietà può spingersi ancora più in là di quanto si pensi.
Domenica 28 Agosto 2016, 22:30