Ed ancora: «Ho lavorato per molti anni all’estero, ma non ho esitato a tornare nel Salento, perché credo nelle risorse umane e nelle potenzialità del territorio. Ed inoltre mi corre l’obbligo di sottolineare come Amolab, grazie anche ai riconoscimenti tributati, possa attirare i finanziamenti necessari agli studi sperimentali della nuova metodologia, in modo da poter disporre di questa innovazione a sostegno delle attività cliniche dei punti nascita». «Come requisito fondamentale per poter far fronte a una ricerca e uno sviluppo tecnologico di tipo moderno», aggiunge l’ingegnere Casciaro, « è necessario avere a disposizione u n’organizzazione e un sistema di ricerca pubblica e privata che non soffrano di lungaggini burocratiche e che siano efficienti ed efficaci, al fine di catturare l’attenzione anche di investitori del settore privato. Tutto ciò a vantaggio della competitività e delle urgenze di sviluppo economico del meridione. Queste iniziative, volte a valorizzare i risultati della ricerca scientifica e tecnologica, necessitano di un forte sostegno tanto da parte delle istituzioni locali, quanto da parte del sistema della ricerca pubblica (università ed enti di ricerca). Importante, inoltre, il supporto delle politiche di sviluppo economico regionale, provinciale e comunale: a partire da cose semplici come gli opportuni e necessari spazi necessari ad ospitare le attività di ricerca scientifica e tecnologica».
Un ultimo pensiero alle sinergie sul territorio: «Molto interessanti si prospettano le interazioni e collaborazioni con la Asl di Lecce che, grazie all’attuale amministrazione, illuminata e moderna, sta offrendo ulteriori chance di sviluppo alla ricerca biomedicale ed alla traduzione dei ritrovati della ricerca in miglioramento delle cure erogate sui pazienti». [i.t.]