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La polemica
Antonella Fanizzi
04 Dicembre 2020
«Vogliamo dare alla città un monumento colossale che la renda unica al mondo», scrive il gruppo di professionisti che firma il progetto «Una statua per San Nicola». Ma proprio ora che la bozza del prototipo sarebbe pronta, insorge una parte della società civile e viene promossa una raccolta di firme per fermare l’iniziativa bollata come «uno scempio al paesaggio». Schierati per il «no» sono l’associazione Murattiano, che ha lanciato la petizione, il Fai, l’associazione Parco del Castello. La consigliera comunale del Pd, Micaela Paparella, delegata del sindaco alla valorizzazione del patrimonio storico-artistico della città, rivolge un’interrogazione a Decaro: «Vorrei avere chiarimenti su una questione che sta suscitando forte preoccupazione ed enormi perplessità da parte dei cittadini e delle associazioni ambientaliste».
Tanto rumore per nulla? È presto per dirlo. Intanto è stata scelta l’area dove collocare il colosso: davanti al Varco della Vittoria, su un terreno del Demanio, quindi davanti a uno degli ingressi al porto poco distante dalla Fiera del Levante. Il gigante dovrebbe essere alto 70 metri, inclusi i 20 della base. Un’opera soltanto da ammirare in un raggio di 20 chilometri? Molto di più. Previsti all’interno due ascensori e caffetterie. Chi paga? I mecenati che volontariamente, attraverso le donazioni, vorranno sostenere la costruzione dell’effigie del santo patrono.
Il progetto, seppur ancora da definire nei dettagli, ha sollevato un polverone. E c’è già chi invoca la Soprintendenza come ago delle bilancia.
(foto Facebook Una Statua per San Nicola)
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